🟡I DELITTI DEL DAMS DI BOLOGNA: L'OMBRA DI UN SERIAL KILLER?
L'episodio di “Trovati Morti” condotto da Fabio Camillacci sul canale 122 affronta il tema dei delitti del DAMS (Dipartimento di Arti, Musica e Spettacolo) di Bologna, un ciclo di omicidi avvenuti tra il 1982 e il 1983 che potrebbero essere legati a un serial killer.
I delitti in questione sono:
1. Angelo Fabbri, assistente universitario, ucciso il 31 dicembre 1982 con 12 pugnalate alle spalle.
2. Francesca Alinovi, artista e studentessa del DAMS, uccisa il 12 giugno 1983 con 47 pugnalate.
3. Liviana Rossi, studentessa del DAMS, uccisa il 3 luglio 1983 in Calabria durante uno stupro.
4. Leonarda Polvani, ex studentessa del DAMS, uccisa il 29 novembre 1983 con un colpo di pistola.
L'indagine sui delitti del DAMS è stata difficile a causa della mancanza di prove concrete e della complessità dei casi. L'avvocato Antonio Nucera sottolinea che le procure italiane non collaboravano tra loro negli anni '80, il che ha portato a una mancanza di coordinamento nelle indagini.
La giornalista Alessandra De Vita, autrice del libro “Sospese”, che tratta dei femminicidi risolti in Italia, è stata intervistata durante l'episodio. Lei sostiene che i delitti del DAMS potrebbero essere stati commessi da un serial killer, ma che non ci sono prove concrete per sostenerlo. De Vita afferma anche che la città di Bologna negli anni '80 era un luogo di grande creatività e libertà, ma anche di violenza e criminalità.
La dottoressa Barbara Fabroni, criminologa e psicoterapeuta, analizza i casi e sostiene che ognuno di essi ha una sua motivazione individuale. Lei afferma che i delitti del DAMS potrebbero essere stati commessi da persone che si sentivano minacciate dalle vittime, che erano persone creative e libere.
L'episodio termina con la riflessione che i delitti del DAMS rimangono un mistero irrisolto e che la città di Bologna negli anni '80 era un luogo di grande complessità e contraddizione.
