🟡YARA GAMBIRASIO: 15 ANNI DOPO

🟡YARA GAMBIRASIO: 15 ANNI DOPO

🟡: 15 ANNI DOPO

Il caso di è stato al centro dell'attenzione mediatica e giudiziaria per anni. La tredicenne Yara Gambirasio scomparve il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, dopo un allenamento di ginnastica ritmica. Il suo corpo senza vita fu ritrovato tre mesi dopo in un campo di Chignolo d'Isola, con segni di violenza e una traccia di DNA sconosciuto sulla felpa.

Per trovare l'assassino di Yara, fu avviata la più vasta campagna di prelievi di DNA mai vista in Italia, con oltre 25.000 campioni di DNA prelevati dalle analisi svolte. Gli inquirenti ricostruirono la vicenda della morte di Iara e individuarono in Massimo Giuseppe Bossetti, un muratore di Mapello, il responsabile dell'omicidio. Bossetti non confessò mai il delitto, ma fu condannato all'ergastolo nel 2016. La Cassazione confermò la pena in via definitiva nel 2018, “al di là di ogni ragionevole dubbio”.

Tuttavia, la difesa di Bossetti ha recentemente avanzato una nuova ipotesi, secondo la quale Yara non sarebbe mai uscita viva dal centro sportivo. Questa ipotesi contraddice la dinamica considerata finora e riaccende il dibattito tra colpevolisti e innocentisti.

I periti hanno esaminato la validità delle prove del DNA che hanno portato a Bossetti e hanno concluso che il DNA nucleare trovato sul corpo di Yara è un elemento importante, ma non l'unico, nella ricostruzione della vicenda. Hanno anche sottolineato che le indagini sono state condotte in modo approfondito e che la difesa di Bossetti ha cercato di screditare la prova del DNA.

La dottoressa Elia Lucattini, psichiatra e psicoanalista, ha sottolineato che la mediatizzazione del caso ha creato un “circo mediatico” che può influenzare l'opinione pubblica e la giustizia. Ha anche evidenziato che la professione di innocenza può essere una strategia di difesa, ma non è necessariamente una prova di innocenza.

Il professor Carlo Taurmina ha sottolineato che la revisione del processo non è possibile senza nuove prove e che la difesa di Bossetti ha cercato di costruire un errore giudiziario. Ha anche evidenziato che la giustizia deve essere tutelata e che la revisione del processo può essere un'opportunità per chiarire eventuali errori, ma non deve essere utilizzata come strumento per screditare la giustizia.

In sintesi, il caso di Yara Gambirasio è un caso complesso e delicato che richiede una attenta valutazione delle prove e delle ipotesi avanzate. La giustizia deve essere tutelata e la revisione del processo può essere un'opportunità per chiarire eventuali errori, ma non deve essere utilizzata come strumento per screditare la giustizia.


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