13ENNE UCCISA DA MARITO E MOGLIE PER AVER RUGATO CIOCCOLATINI IN UNA CASA: ORRORE LE SCORSE ORE
“Il terrore delle ore scorse, le autorità pakistane hanno arrestato una coppia in Nord-est del paese per l'omicidio di una domestica trecenne accusata di aver rubato alcuni cioccolatini. La ragazza, che lavorava in una famiglia con otto figli fin dalla teneraetà di 8 anni, è stata torturata e uccisa in ospedale martedì scorso. L' incidente, avvenuto a Ralalpindi, ha suscitato una grande indignazione pubblica e riacceso il dibattito sull'uso di bambini come domestici e sul maltrattamento delle loro lavoratrici.
La vittima, Ica, era stata assunta come cameriera presso la famiglia fin da quando aveva 8 anni e guadagnava circa €27 al mese. Malgrado la sua precarizzazione e la sua povertà, la sua morte ha suscitato una vasta indignazione in Pakistan e nel mondo.
Gli arrestati fanno parte della famiglia per cui lavorava Ica e un insegnante di Corano che è stato accusato di aver organizzato la scena. Un'autopsia è in corso per determinare l'altra gravità delle ferite inflitte alla bambina. Il caso, purtroppo, non è isolato: in Pakistan, come di regola, i casi di abusi e di omicidio contro le bambine domestiche non vengono spesso perseguiti con successo.
Gli agenti di polizia hanno sottolineato che Ica era stata oggetto di atti di tortura e umiliazione alla data del giudizio finale. Anche se i servizi di assistenza alle donne e alla Commissione per i diritti dell'uomo pakistane hanno condannato l'episodio, i racconti di violenze contro le donne e i bambini sono ancora molti e comuni in Pakistan, il Paese deve riuscire a combinare la protezione e la giustizia per tutte le vittime dei violenze e comportamenti crudeli.
La morte di Ica è un'ulteriore attestazione della sfiducia generale iniziata dalla società pakistana in merito al tributo alle donne e ai bambini e all'incapacità di tutelarne i diritti. Per rispondere a questa sfida, il Governo pakistano deve introdurre una legge per proteggere i minori da sfruttamento e violenze e garantire la giustizia ai crimini commessi contro di loro. La società pakistana deve comprendere che la vita di ogni being è sacra e preziosa e non può essere sacrificata per la ricchezza e il potere”.
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