Un episodio inquietante ha colpito la città di Cesena, dove un giovane di soli 15 anni è stato denunciato per aver hackerato il registro elettronico della sua scuola e modificato i voti sulle pagelle. La scoperta è avvenuta dopo un'indagine condotta dalla Polizia Postale, coordinata dalla Procura distrettuale di Bologna.
Secondo le indagini, il ragazzo aveva acceduto ai registri digitali dell'istituto tecnico che frequentava, cambiando insufficienze in voti sufficienti e cancellando debiti formativi, con lo scopo di evitare gli esami di riparazione di settembre. Gli insegnanti avevano notato anomalie nei voti inseriti, il che aveva portato alla scoperta delle attività illecite del giovane.
Le indagini hanno portato alla perquisizione della sua abitazione, dove gli agenti hanno sequestrato PC e dispositivi elettronici utilizzati per le sue attività illecite. Il fascicolo, inizialmente aperto a Forlì, è stato trasferito alla Procura dei Minori.
Il Ministero dell'Istruzione ha voluto chiarire che l'episodio non riguarda i suoi sistemi informativi, spiegando che i registri elettronici sono gestiti autonomamente dalle scuole tramite aziende specializzate. Ciò significa che il Ministero non ha alcuna responsabilità nel caso, e che la scuola ha commesso un errore permettendo a un ragazzo di avere accesso ai registri digitali senza adeguata sicurezza.
I genitori del giovane, secondo quanto riportato, erano all'oscuro delle sue attività. Nonostante la giovane età, il 15enne hacker era in grado di violare i sistemi scolastici con estrema facilità, trasformando un apparente “gioco” in un'attività illegale. Questo caso è un ammonimento per le scuole e per i genitori sulla necessità di proteggere i sistemi informativi e di informare i figli sui rischi delle attività illecite online.
La polizia ha descritto il caso come “inquietante” e ha espresso preoccupazione per la facilità con cui il giovane ha potuto accedere ai registri digitali e modificare i voti. L'indagine è ancora in corso, e il ragazzo è stato denunciato per violazione dei sistemi informatici e modifiche ai dati personali.
Questo caso mette in evidenza la necessità di implementare misure di sicurezza più stringenti per proteggere i sistemi informativi delle scuole e di prevenire azioni simili in futuro. Inoltre, è importante informare i bambini e i ragazzi sui rischi delle attività illecite online e sulle conseguenze legali delle azioni illegali.
In sintesi, questo caso è un ammonimento per le scuole e per i genitori sulla necessità di proteggere i sistemi informativi e di informare i figli sui rischi delle attività illecite online. La polizia ha descritto il caso come “inquietante” e ha espresso preoccupazione per la facilità con cui il giovane ha potuto accedere ai registri digitali e modificare i voti.