Una ragazza di 26 anni, Shanti De Corte, ha scelto l’eutanasia in Belgio per porre fine a una depressione profonda e resistente alle cure. Nonostante avesse vissuto momenti felici, come storie d’amore, essere diventata zia e viaggiare, la depressione non l’ha mai lasciata. Era stata vittima di bullismo fin da bambina e aveva tentato di togliersi la vita più volte. Dopo numerose terapie e una diagnosi di disturbo depressivo grave, disturbo dell’attaccamento e PTSD, ha chiesto l’autorizzazione all’eutanasia, dicendo che finalmente i “pezzi del puzzle andavano a posto”. La sua storia mette in luce la devastante realtà delle malattie mentali e l’importanza di una sanità più efficiente e sensibile alle esigenze dei pazienti.

