5% del Pil in spesa militare, Pellegrini: “Spenderemo una cifra mostruosa, servi di Trump”
Il discorso critica la corsa al riarmo dell'Europa e dell'Italia, definendola “folle” e slegata dalla realtà. Si sostiene che tale corsa è dovuta all'irrilevanza politica e diplomatica dell'Europa e dei suoi leader, in particolare dell'Italia.
Si cita l'esempio della trattativa sui dazi statunitensi sulle merci europee, in cui l'Italia e l'Europa hanno accettato un aumento del 15%, nonostante le precedenti affermazioni del ministro Giorgetti che definiva insostenibili dazi al 10%. Si sostiene che questo dimostra la debolezza della leadership europea e italiana.
Si critica anche la decisione dell'Europa di acquistare 750 miliardi di energia dagli Stati Uniti a un prezzo quadruplo rispetto ad altri fornitori, e la decisione di aumentare le spese per la difesa fino al 5% del PIL, definendola “insostenibile” per il paese.
Si sostiene che tali spese saranno a carico dei cittadini, che già stanno subendo tagli in settori come la sanità, l'istruzione e lo stato sociale. Si citano i dati dell'Osservatorio Milex, secondo cui la spesa militare italiana aumenterà di 965 miliardi nei prossimi 10 anni, e si sostiene che questo sarà insostenibile per il paese.
Si critica anche la tesi che la spesa per la difesa sia un volano per l'economia, sostenendo che questo non è supportato dai dati e che la Banca d'Italia e l'Ufficio Parlamentare di Bilancio hanno dichiarato che la difesa non è un volano per l'economia e che il ritorno economico è bassissimo.
Infine, si propone di ridurre la spesa per le armi e di investire queste risorse nello stato sociale, sostenendo che questo è l'unico modo per far stare meglio i cittadini e non farli soffrire per arricchire chi produce le armi.
