7 ottobre 2023: il giorno più sanguinoso della storia di Israele
Il 7 ottobre 2023 è stato il giorno più sanguinoso nella storia di Israele. Quel giorno, Hamas ha lanciato una vasta offensiva contro Israele, colpendo basi militari, kibbutz e un festival musicale. L'attacco, soprannominato “diluvio di Al-Aqsa”, ha causato la morte di quasi 1.200 persone e ha portato alla presa in ostaggio di circa 250 persone.
L'attacco è iniziato alle 6:29 del mattino, quando una pioggia di razzi si è abbattuta su Israele. I combattenti di Hamas, armati di esplosivi, sono penetrati in territorio israeliano dalla striscia di Gaza, che è sotto blocco terrestre, aereo e marittimo da parte di Tel Aviv dal 2007.
Nel giro di due ore, i combattenti del movimento terroristico palestinese hanno preso di mira basi militari e kibbutz israeliani. Il festival musicale Nova è stato il teatro del più grande massacro, con oltre 360 persone uccise e 44 prese in ostaggio.
Le Nazioni Unite hanno denunciato stupri, torture e trattamenti crudeli e degradanti. La portata e la brutalità dell'assalto hanno seminato indignazione nella comunità internazionale.
Lo Stato di Israele ha risposto con ore di ritardo, lanciando i primi attacchi contro la striscia di Gaza solo dopo le 10:00 del mattino. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che il paese era in guerra e ha mobilitato 360.000 riservisti per rinforzare i 170.000 soldati dell'esercito.
La risposta militare israeliana ha causato almeno 65.000 morti a Gaza e ha distrutto gran parte delle infrastrutture necessarie al sostentamento della vita umana nella striscia. Si ritiene che ci siano ancora 50 ostaggi a Gaza, di cui 20 ancora in vita.
In questo momento, si spera nel raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco. I colloqui tra le due delegazioni sono in corso in Egitto, sul piano di pace articolato in 20 punti proposto dagli Stati Uniti e fortemente sostenuto dal presidente statunitense Donald Trump.
