A Pavia il convegno “Ridefinire il presente e vincere le sfide del futuro nella terapia dell’Hiv”
Il convegno “Ridefinire il presente per vincere le sfide del futuro nella terapia dell’HIV” tenutosi a Pavia ha riunito esperti del settore per discutere le nuove prospettive nel trattamento dell’infezione da HIV. L’innovazione rappresentata dalle terapie long-acting promette di migliorare significativamente la qualità di vita delle persone con HIV. Queste terapie, attualmente disponibili in forma di associazione di due farmaci (Cavo Tegravir e Rilpivirina) somministrati a livello intramuscolare una volta ogni due mesi, hanno dimostrato di avere effetti positivi sulla qualità di vita dei pazienti.
L’esperienza dell’ospedale San Raffaele, con oltre 700 persone in trattamento con terapie long-acting da oltre 2 anni, ha documentato che questi regimi sono altamente efficaci e che i fallimenti virologici sono veramente rari. Il convegno ha evidenziato un nuovo paradigma introdotto dalle terapie long-acting, che considera non solo l’efficacia e la tollerabilità delle terapie, ma anche la qualità di vita del paziente e la sua preferenza nel scegliere la terapia.
Il paziente diventa quindi il protagonista della sua terapia, esprimendo le sue preferenze e scegliendo la terapia che meglio si adatta al suo stile di vita e alle sue esigenze. Questa è una grande novità rispetto alle terapie del passato, in cui il medico sceglieva la terapia migliore per il paziente senza considerare le sue preferenze. Le terapie long-acting rappresentano quindi un’opzione importante e solida per il futuro, che può migliorare significativamente la qualità di vita delle persone con HIV.
