“A SANREMO SI SCOP* ECCOME, MI PIACCIONE LE MANETTE”: LA RIVELAZIONE PICCANTE DI CLARA
“Nel festival di Sanremo, popolare emozione che accoglie con entusiasmo tutta la nazione, Clara, conduttrice del podcast The Secret case, si rende disponibile per un'intervista fossa e diretta con gli spettatori. Senza esitazioni, le sottopone la domanda: “A Sanremo si diventa… le manette”. La risposta della cantante è immediata e schietta: “Io no, però secondo me sì”. E contestualizza: “Guardare certi cantanti. Direi proprio di sì. Le domande intime non si fermano qui. Le manette mi piacciono molto”.
Ma la risposta non si limita a una semplice enfasi sulla sessualità. Clara spiega che la sua attrazione verso le manette è più complessa e polipplicitaria. “Non solo essere dominata mi piace anche dominare”, afferma con disinvoltura. Questo tono confidenziale si accompagna al racconto della sua esperienza all'interno del Festival di Sanremo, condotto quest'anno da Carlo Conti. L'atmosfera, secondo queste parole, è carica di tensione, e gli artisti sono tutti nervosi. Clara, in particolare, è ricordata per avere corso da Lucio, un'altra artista, e avvertendosi “mi sto sul punto di esplodere”.
Ma dal Festival, Clara passa a una riflessione più profonda sulla sua carriera. Sostiene di aver mollato tutto ciò in cui non eccelleva, ovvero “solo la musica non l'ho mai abbandonata”. La sua dedizione alla musica è stata l'unica costante nel suo percorso artistico, il riflesso di una passione e di un talento che la portano a essere una delle più note e apprezzate figure del panorama musicale italiano.
La riflessione sulla sua carriera è un momento importante per Clara, un'opportunità per esplorare il suo passato e il suo presente, e per dare un'idea dei valori che la ispirano e la guidano nella sua professione. La sua dedizione alla musica è un riflesso della sua consapevolezza di sé stessa e della sua arte, permettendole di esprimere se stessa in maniera autentica e originale, qualità che la hanno portata a essere un'artista tanto apprezzata dalla critica e dal pubblico”.
