A un anno dal rapporto, Draghi chiede ‘azioni straordinarie’ all’Ue

A un anno dal rapporto, Draghi chiede ‘azioni straordinarie’ all’Ue

A un anno dal rapporto, Draghi chiede ‘azioni straordinarie’ all’Ue

Mario Draghi ha parlato alla conferenza che segnava l’anniversario della presentazione del suo rapporto sulla competitività europea. Ha affermato che, rispetto a un anno fa, la situazione è peggiorata. L’Europa si trova in una posizione più difficile, con un modello di crescita che sta svanendo e vulnerabilità che stanno aumentando.

Draghi ha sottolineato la necessità di agire più velocemente e con più vigore per non soccombere a un contesto internazionale sempre più complesso. Ha individuato tre leve strategiche che l’UE deve utilizzare per competere con Stati Uniti e Cina:

1. Ripensare l’approccio al coordinamento degli aiuti di stato in chiave europea e non solo nazionale.
2. Utilizzare gli appalti pubblici come strumento per creare i mercati che forniscono la domanda che fa crescere le industrie europee.
3. Utilizzare le politiche della concorrenza, specie in ambiti come difesa, spazio e tecnologie dual use, per consentire la fusione fra aziende e creare campioni che possano competere a livello globale.

Draghi ha anche sottolineato la necessità di accelerare le riforme e di consentire ai capitali privati di amplificare gli sforzi di quelli pubblici. Ha inoltre suggerito che l’Europa debba iniziare ad agire meno come una confederazione e più come una federazione, utilizzando coalizioni di stati volonterosi e meccanismi come la cooperazione rafforzata per concentrare gli sforzi e mettere in comune le risorse.

Infine, Draghi ha affermato che l’emissione di debito comune per progetti comuni potrebbe essere una soluzione per finanziare progetti più grandi e aumentare la produttività dell’Europa. Tuttavia, ha sottolineato che questo percorso infrangerà tabù di lunga data e richiederà una vera concentrazione e sforzo collettivo.


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