Il Pentagono ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a difendere i Paesi NATO, incluso l'eventuale minaccia di attacchi missilistici russi alla Polonia. La vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, ha affermato che difenderanno ogni centimetro della NATO in caso di attacco a un alleato. La priorità attuale è garantire il supporto necessario all'Ucraina sul campo di battaglia.
Tuttavia, vi è la preoccupazione che Vladimir Putin stia preparando il terreno per nuove aggressioni oltre l'Ucraina. Putin ha accusato Kiev, gli Stati Uniti e gli alleati occidentali di coinvolgimento nell'attentato condotto dall'ISIS a Mosca. Si teme che i Paesi baltici, come l'Estonia, possano essere i prossimi obiettivi delle aggressioni russe. Questi Paesi sono facili da attaccare e rientrano nei confini dell'ex impero sovietico che Putin vorrebbe riportare in vita. Le accuse russe agli Stati Uniti e ai loro alleati potrebbero giustificare rappresaglie in altre regioni.
Secondo alcune fonti americane, i Paesi baltici sarebbero il primo obiettivo. L'Estonia, in particolare, possiede una significativa popolazione di origine russa, che potrebbe fornire una scusa simile a quella usata per l'aggressione al Donbass in Ucraina. Tuttavia, i membri della NATO, compresa l'Estonia, stanno rafforzando le proprie difese e, in base all'Articolo V, l'Alleanza sarebbe costretta a intervenire in loro difesa, anche a rischio di un conflitto di scala mondiale.
Il confine rimane l'Articolo 5, che obbliga alla difesa reciproca tra i membri della NATO. Attualmente, ci sono 100.000 soldati NATO dispiegati a Est come Response Force, un nucleo di reazione rapida a un attacco a sorpresa. Gli Stati Uniti hanno anche stabilito un comando di corpo d'armata in Polonia e stanno rafforzando la protezione per la Bulgaria. La presenza avanzata della NATO a Est comprende otto gruppi tattici multinazionali, forniti volontariamente da diverse nazioni. Vi sono truppe NATO dispiegate in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania.
È importante fermare l'errore commesso in Ucraina. Non è necessario ottenere una vittoria totale, ma continuare a difendersi dall'aggressione limitando le risorse di Mosca per avventure future. Fino ad ora, Svezia e Finlandia stanno garantendo la protezione del confine NATO a nord e a nord-est senza la necessità di dispiegare truppe nella zona.
La preoccupazione principale è che Putin scommetta sull'idea che l'Alleanza NATO non avrà il coraggio di scatenare un conflitto di tale entità o che un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca lo renderebbe più malleabile e cooperativo.
La NATO rimane impegnata a garantire la protezione dei suoi alleati e a rafforzare la propria presenza militare in Est Europa. È fondamentale mantenere la solidarietà e la determinazione nell'affrontare le sfide poste dalle aggressioni russe per stabilizzare la situazione e proteggere la sicurezza dell'Europa.