Una vita nell’indifferenza e rischi di morire nella differenziata. Questo è il drammatico caso di un ventenne straniero senzatetto che ha rischiato di perdere la vita dopo aver dormito in un cassonetto per la raccolta della plastica a Verona. La sua notte di insonnia si è trasformata in un incubo quando il cassonetto è stato raccolto dalla discarica e scaraventato nel tritarifiuti.
L’uomo, che non parla italiano, si era addormentato nel cassonetto per ripararsi dal freddo della città. Non aveva altra scelta, dato che non aveva un tetto o un luogo dove dormire. Poco più che ventenne, era costretto a dormire in un cassonetto per la raccolta dei rifiuti, una situazione inumana e senza speranza.
La mattina successiva, intorno alle 7, il cassonetto è stato raccolto dalla discarica e scaraventato nel tritarifiuti. L’uomo si è svegliato in preda al panico, con il polso rotto e alcune contusioni. È stato aiutato dai due netturbini che si trovavano sul compattatore, che lo hanno soccorso e lo hanno accompagnato in ospedale per alcuni controlli.
La vicenda è emersa solo grazie alla reazione dei due netturbini, che hanno descritto la loro preoccupazione e la loro felicità nel raccontare l’episodio. “Ci siamo subito preoccupati di soccorrerlo, per fortuna non aveva lesioni gravi. Dal panico siamo passati alla felicità”, hanno detto. La loro azione ha salvato la vita dell’uomo, che altrimenti sarebbe potuto essere schiacciato dal tritarifiuti.
La vicenda ha gettato luce sulla condizione di emarginazione e di povertà in cui si trova il senzatetto. La mancanza di un tetto, di un luogo dove dormire, di un sostegno è un quotidiano tormento per molte persone. La società dovrebbe essere più sensibile e coinvolta nel problema, fornendo un aiuto reale e duraturo ai più bisognosi.
In questo caso, la sorte dell’uomo è stata favorevole, ma non è questo il punto. Il punto è che ci sono ancora molti altri come lui, che vivono nella più totale indifferenza e che rischiano la vita ogni giorno. La vicenda di questo ventenne senzatetto è un segnale d’allarme, un ammonimento per tutti noi di non dimenticare le persone più bisognose e di non abbandonarle alla loro sorte.
È necessario che la società si svegli e si preoccupi dei diritti e delle condizioni di vita delle persone più emarginate. Non è sufficiente dare una palliativa soluzione al problema, ma è necessario affrontare le radici del problema e offrire un aiuto reale e duraturo. Altrimenti, ci sarà sempre qualcuno che rischia la vita dormendo in un cassonetto per la raccolta dei rifiuti.