Acca Larentia, centinaia di neofascisti per il rito del 'presente' gestito da CasaPound
Ogni anno, in data 7 aprile, si riuniscono centinaia di neofascisti davanti la sede dell'Msi in via Acca Larentia, a Roma, per ricordare tre giovani vittime della lotta politica del passato. Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni furono uccisi il 7 aprile 1978, e da allora la loro memoria è stata perpetuata dai seguaci della destra radicale.
La manifestazione, organizzata da CasaPound, un movimento neofascista fondato nel 2003, ha l'obiettivo di ricordare le vittime dell'estrema sinistra e delle forze politiche che negli anni Settanta combattevano la presenza del neofascismo in Italia. In questo senso, il rituale è inteso come una forma di tributo alle vittime e come un'occasione per richiamare l'attenzione sull'importanza di difendere i valori della destra politica.
Il corteo, caratterizzato da bandiere e striscioni con slogan di matrice neofascista, attraversa le strade della capitale per giungere infine in piazza Acca Larentia, dove è situata la sede dell'Msi. La manifestazione è accompagnata da musica e slogan, e alcuni partecipanti recitano componimenti poetici e fiori di loto, riti simbolicamente intesi come segno di solidarietà e di devozione verso i morti.
La commemorazione dei tre giovani è quindi un momento importante per i seguaci della destra radicale, che si sentono legati da un senso di comunanza e di appartenenza con le vittime. Per loro, la loro morte rappresenta un'azione eroica contro il comunismo e contro l'estrema sinistra, e il loro ricordo è una forma di sostegno e di riscossa contro il nemico comune.
In questo senso, il rituale può essere visto come una forma di protesta e di sfida contro le forze politiche e sociali che, nel corso degli anni, hanno lottato contro il neofascismo in Italia. È anche una forma di commemorazione dei protagonisti della storia italiana, e di ripensamento delle strategie politiche e sociali che hanno condotto alla morte dei tre giovani.
Tuttavia, il rituale è stato anche criticato da molti come un omaggio al fascismo e al neofascismo, e come un esempio di violenza e di estremismo politico. In questo senso, la commemorazione dei tre giovani è diventata un tema politico e sociale caldo, con molte persone che chiedono la messa al bando di CasaPound e di altri movimenti neofascisti, considerati come una minaccia per la democrazia e per la sicurezza pubblica.
