Achille Lauro: «Un figlio? Deve essere una scelta di vita. Io non riesco mai a godermi quello che ho»
“Comuni mortali”, perché siamo tutti umani, fragili. Così Achille Lauro spiega il titolo del suo settimo lavoro in studio, «un album che parla di come sono adesso e pieno di dediche: a mia madre, ai miei amici, alle persone che sono state importanti nel mio percorso». Un percorso che per l'artista romano è sempre stato coerente, anche nel caso di questo lavoro, scritto tra Los Angeles e New York, da una prospettiva «esterna alle logiche del mercato discografico. Un disco sofferto, non pensato per le radio, figlio dell'intuizione e in cui rivedo il me stesso degli esordi. Volevo lasciare qualcosa di grande alle persone, come è stato per me il grande…