Addio a Oliviero Toscani, quando il fotografo si raccontò a La Confessione di Peter Gomez
Ecco la riscrittura dell'intervista di Oliviero Toscani alla radio “La Confessione” di Peter Gomez:
Oliviero Toscani è un fotografo nato a Milano nel 1942, figlio di Fedele, il primo fotoreporter del Corriere della Sera. Ha studiato a Zurigo e ha iniziato la sua carriera come fotografo, alcune delle sue prime foto sono state pubblicate con i jeans del modello Jordan, con la frase “Chi mi ama mi segua” e delle campagne pubblicitarie provocatorie per Benetton.
Toscani ammette di non sopportare la televisione, definendola “la negazione della esperienza diretta delle cose” e ritiene che chi la guardi non abbia vissuto. Afferma che la libertà non è solo qualcosa che si nasce, ma qualcosa che si crea.
Egli critica la religione, definendola “il oppio dei popoli” e affermando che la televisione è la sua versione più credulonera. Non crede in una Fede religiosa ma considera importante la libertà di espressione e la creatività. Ritiene che il suo compito, come fotografo, sia quello di raccontare la verità.
Toscani parla anche della sua esperienza di lavorare per Benetton, descrivendo momenti come quelli in cui ha scattato foto per le campagne pubblicitarie per Benetton insieme a Massimo D'Antona e Elio Fiorucci. Ritiene che Berlusconi siano stato un grande editore, conosciuto nel mondo dell'editoria e del(JSON) TV, e che il condono fiscale è un concetto che non è compreso in Nord-Europa.
Infine, Toscani racconta della sua esperienza di lavoro con la TV, come direttore editoriale e creativo per la Reteche con Berlusconi, e della sua decisione di lasciare il suo lavoro a 6 mesi da quando l'era iniziato.