Addio a Paul Di'Anno, storica voce degli Iron Maiden: “Il suo contributo per la band immenso”
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Addio a Paul Di'Anno, storica voce degli Iron Maiden: “Il suo contributo per la band immenso”

Addio a Paul Di'Anno, ex frontman degli Iron Maiden: la causa della morte

Paul Di'Anno, la storica voce del gruppo heavy metal britannico Iron Maiden, è scomparsa alla veneranda età di 66 anni nella sua casa a Salisbury. L'annuncio è arrivato direttamente dalla sua famiglia e dalla casa discografica Conquest Music attraverso un post :

“A nome della sua famiglia, la Conquest Music è triste confermare la morte di Paul Andrews, professionalmente noto come Paul Di'Anno. Paul è morto nella sua casa di Salisbury all'età di 66 anni. Nonostante fosse stato turbato da gravi problemi di salute negli ultimi anni che lo hanno limitato a esibirsi su una sedia a rotelle, Paul ha continuato a intrattenere i suoi fan in tutto il mondo, accumulando più di 100 spettacoli dal 2023. La causa della morte di Paul Di'Anno non è stata del tutto rivelata. Il pubblico era già a conoscenza dei problemi di salute che lo turbavano, ma l'artista non ha mai parlato pubblicamente della sua malattia e la famiglia continua a mantenere il più assoluto riserbo sulla questione. Possiamo solo dire che la causa della morte di Paul Di'Anno è dovuta a una grave malattia.”

Paul Di'Anno, il vero nome del quale è Paul Andrews, è nato a Chingford, nell'East London, nel 1958. L'artista e musicista è diventato un'icona grazie a una lunga carriera nell'heavy metal iniziata nel 1978 come frontman degli Iron Maiden. Ha inciso con la band due album, “Iron Maiden” e “Killers”, ma a causa di problemi legati all'abuso di alcol e droghe, fu allontanato dal gruppo e sostituito dal cantante attuale, Bruce Dickinson, nel 1981.

Dopo aver lasciato gli Iron Maiden, Paul Di'Anno ha continuato a esibirsi e ha fondato diverse band, tra cui i Battlezone e i Killers, pubblicando anche dei brani come solista. Negli ultimi anni, le sue apparizioni live erano state ridotte a causa di problemi di salute che lo costringevano a esibirsi in sedia a rotelle. Nonostante ciò, dal 2023 in avanti, ha tenuto oltre 100 concerti.

In vista della sua morte, era previsto il pubblico lancio del suo libro rivisitativo, “The Book of the Beast”, che ripercorre la sua carriera, a cui avrebbe seguito un tour d'addio, previsto per il 2025, che avrebbe toccato anche l'Italia con quattro date a dicembre.

La sua vita è stata anche soggetta a produzione di un documentario, a cura di Wes Orshoski, che potrebbe vedere la luce nel prossimo anno.

Gli Iron Maiden hanno reagito alla notizia della morte di Paul Di'Anno con un messaggio ufficiale che lo ricorda come un membro fondamentale della storia del gruppo:

“La notizia della scomparsa di Paul Di'Anno ci ha profondamente rattristati. Il contributo che ha dato agli Iron Maiden è immenso, ci ha aiutati a intraprendere il cammino che stiamo facendo da quasi cinque decenni. Ricorderemo con affetto la sua presenza negli anni pionieristici come frontman e cantante, sia sul palco che nei primi due album, e come noi verrà ricordata dai fan di tutto il mondo. Siamo grati per aver avuto la possibilità di avere rivisto un paio d'anni fa e passare del tempo con lui.”

Anche il bassista e fondatore degli Iron Maiden, Steve Harris, ha condiviso un ricordo personale di Paul Di'Anno:

“Di recente abbiamo ripreso i contatti, massaggiandoci sugli alti e bassi del West Ham. Fino a poco tempo fa andava ancora in giro a cantare, esibirsi ogni volta che poteva lo aiutava a andare avanti. Mancherà a tutti. Riposa in pace, fratello.”

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