In sintesi, l'articolo "Aggiungi un gioco a tavola – Il mercato dei giochi da tavolo continua a crescere, con un giro d'affari di quasi 13 miliardi di euro all'anno che potrebbe superare i 30 miliardi nel 2032 – I grandi classici come "Risiko", "Cluedo", "Monopoly", "Scarabeo" continuano a vendere, ma negli ultimi anni sono spuntati molti titoli, che hanno spostato in avanti l'asticella di complessità', coinvolgimento e divertimento – Una buona notizia per gli appassionati, ma non per gli autori visto che…
Il mercato globale dei giochi da tavolo è prospiciente, con un valore di 14 miliardi di dollari, e potrebbe superare i 30 miliardi entro il 2032. I classici come Cluedo e Scarabeo continuano a vendere in ottimi numeri, ma sono stati trainati da concepi…
Il mercato dei board game è in sorprendente ascesa, con un giro d'affari di amp; intorno ai 13 miliardi di euro l'anno, che potrebbe superare i 30 miliardi entro il 2032. "I giochi da tavolo", commenta il direttore generale di Assogiocattoli, "sono una forma di aggregazione e distacco dalla quotidianità, e il fantasy riscuote molto successo". Il settore è in crescita costante, con un aumento del 2-5% l'anno, e valuta oggi intorno ai 150 milioni di euro, il 10% della categoria dei giocattoli.
Tuttavia, trovare un'idea originale non è più facile, e non è nemmeno una garanzia di successo. Molti indipendenti e piccoli editori entrano nel mercato, sfruttando piattaforme di crowdfunding come Kickstarter, dove i giochi da tavolo sono i progetti più finanziati, con un totale di 2,5 miliardi di dollari.
Ma non tutto è roseo per gli autori. "Il contratto medio che si riesce a strappare a un editore è del 6-7% sul fatturato", spiega Leo Colovini, direttore di Studiogiochi. "Quindi se un gioco viene venduto al pubblico a 40 euro, l'editore ne guadagna 12, l'autore 72 centesimi".
Ecco perché molti publisher preferiscono andare sul sicuro, creando serie TV o film del momento. "Nel mercato del gioco oltre il 30% è composto da prodotti a licenza, Disney soprattutto", riferisce il direttore di Assogiocattoli. "Ecco perché, ad esempio, esistono centinaia di versioni diverse di Monopoly, da quella dei Simpson a Star Wars".
Ma la vera novità è rappresentata dal progresso tecnologico. "I giochi da tavolo sono ormai degli ibridi, che da anni ricorrono a app o siti web per rendere l'esperienza più ricca e immersiva", osserva Davide Garofalo, ceo di Xplored, società di Rapallo, e ideatore di Teburu, un nuovo sistema di gaming. "L'aspetto tattile è ancora centrale, ma il digitale può dare un aggiunta al mondo fisico". Il prodotto è una console simile a un tabellone, in grado di tenere traccia dei vari componenti del gioco, dai dadi alle miniature, e collegata a un'app. "Non sarà più necessario che un giocatore legga un manuale lungo decine di pagine e poi spieghi le regole agli altri, perché si verrà guidati passo passo", spiega Garofalo. "E per i giochi complessi sarà l'app a tenere traccia di punteggi, bonus e malus. Tutto diventa più accessibile".