Il Tribunale della Santa Sede stabilisce che il cardinale Angelo Becciu ha utilizzato illegalmente i fondi della Santa Sede, anche in assenza di finalità di lucro. Questo è il contenuto delle motivazioni della sentenza (819) depositate dal Tribunale vaticano.
La responsabilità del cardinale Becciu non può essere messa in discussione, afferma la sentenza. In sintesi, il giudice vaticano stabilisce che anche l'utilizzo dei fondi per scopi non profit perseguiti non è infatti illegale, nella misura in cui non ci siano finalità di lucro.
Il cardinale Becciu, ex segretario per gli affari generali del Vaticano, è stato accusato di aver utilizzato i soldi della Santa Sede per finanziare progetti personali e familiari, in violazione delle norme finanziarie vaticane.
La sentenza rileva che il cardinale Becciu, pur non aver raggiunto un profitto immediato, ha comunque beneficiato materialmente della sua posizione ufficiale, utilizzando i fondi della Santa Sede per perseguire obiettivi personali.
La motivazione della sentenza sottolinea che l'utilizzo dei fondi della Santa Sede senza discutibile profitto è affine all'illegalità, poiché viola le norme di trasparenza e utilizzo dei fondi pubblici.
La sentenza vaticana stabilisce infatti che il cardinale Becciu dovrà risarcire la Santa Sede per gli importi illegittimamente utilizzati, nonché essere inibito dal servizio ecclesiastico per un periodo di tempo determinato.
La vicenda Becciu è solo l'ennesimo episodio delle numerose accuse di finanziamento illecito riguardo al Vaticano, amministrato da cardinale Francisco elige di Juan Martini quandinactive.