Al ‘Karaoke' con Gino Paoli e i National: Marta Del Grandi intervista Generic Animal
Il canto dell'asino è un disco diverso. Lo è rispetto al panorama emergente italiano, per le sue influenze vastissime, nello spazio e nel tempo, che confluiscono in un suono per certi aspetti unico, in cui sono sintetizzate le esperienze che lo hanno formato; lo è rispetto alla parabola di Generic Animal, che per la prima volta gestisce personalmente il processo creativo, includendo anche la produzione (insieme a Yakamoto), e diventa così responsabile diretto di quasi tutte le scelte relative a testi e musiche. Ne risulta quindi un disco che si discosta molto dai precedenti per quanto riguarda il sound, un disco che riflette il desiderio di non prendere scorciatoie e di lasciare che la musica si prenda il suo tempo e imponga la sua durata. Suono e strutture sono dettati dalle…