Al Teatro alla Scala per la prima volta due musicisti rom si esibiranno da solisti
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Al Teatro alla Scala per la prima volta due musicisti rom si esibiranno da solisti

Il concerto-evento in programma il 10 aprile per celebrare la Giornata internazionale dei Rom e Sinti sarà un'occasione unica per assistere a un ensemble classico che suonerà rom. Questo concerto è stato definito da Marco Bartolini, primo violino della Rossini, come un'importante manifestazione etnomusicologica. Infatti, Bartolini insieme a Santino Spinelli ha creato il genere “etnosinfonico”, in cui la sinfonica è inserita all'interno di quella romani. Spinelli ha spiegato che la musica rom è stata abilmente sfruttata dai compositori europei, che ne hanno tratto ispirazione sia a livello ritmico che melodico. Tuttavia, questa sarà la prima volta che verrà utilizzato un ensemble classico per suonare musica rom.

Questo concerto fa parte delle iniziative organizzate in Italia per celebrare la Giornata internazionale dei Rom e Sinti, che si tiene l'8 aprile. L'evento è realizzato in collaborazione con l'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, che quest'anno lancia la prima “Settimana della cultura rom e sinta”. Sul palco milanese, insieme a Santino e Gennaro Spinelli e all'Orchestra Rossini di Pesaro, ci sarà anche Francesco Lattuada alla viola, che suonerà in un quintetto di archi.

Durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento, il presidente della sezione Anpi del Teatro La Scala, Lattuada, ha parlato delle forti influenze della musica romanì sulla musica colta. Ha citato ad esempio opere come “Il Trovatore” e “Carmen”, che sono state influenzate dalla musica rom. Nel programma del concerto sono previste anche danze ungheresi di Brahms e brani tradizionali come “Gelem Gelem”. Inoltre, l'evento sarà l'occasione per presentare il progetto che ha ispirato il nuovo album “Romanó Basadioé”, della band Alexian Group guidata da Santino Spinelli.

Questo concerto rappresenta un momento importante per promuovere la cultura rom e sinti e per dimostrare l'importanza di queste tradizioni musicali nell'ambito della musica classica. Grazie a questa iniziativa, verranno valorizzati e riconosciuti i contributi della comunità rom alla musica europea. Sarà anche un'opportunità per sensibilizzare il pubblico sulla cultura rom e per combattere le discriminazioni razziali.

Infine, è fondamentale sottolineare che l'evento si inserisce all'interno di una settimana dedicata alla cultura rom e sinta, che ha l'obiettivo di promuovere la conoscenza e il rispetto di queste comunità. Attraverso la musica e l'arte, si spera di favorire un dialogo interculturale e di rompere gli stereotipi negativi associati ai Rom e Sinti. Questo concerto rappresenta quindi un importante passo avanti nella promozione della diversità e dell'inclusione.

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