Al Teatro Elfo Puccini “La morte ovvero il pranzo della domenica”: il tabù della nostra cultura secondo Dammaco/Balivo
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Al Teatro Elfo Puccini “La morte ovvero il pranzo della domenica”: il tabù della nostra cultura secondo Dammaco/Balivo

La famiglia: un viaggio nella mortalità e nell'amore

La scena si apre su un tavolo imbandito, con un pranzo della domenica che sembra una celebrazione. Due anziani sposi e la loro figlia, chiamata Cia, sono seduti intorno al tavolo, pronti a condividere un'ultima volta insieme. La mente dei genitori, però, è altrove, alle preoccupazioni della morte, del nulla, o forse di una vita successiva. Non parlano di altro, e gradualmente si trasformano in personificazioni di tutte le madri, tutti i padri e noi stessi di fronte all'ignoto.

Il titolo del lavoro teatrale “La morte o il pranzo della domenca” è un invito a partecipare a un congedo coinvolgente e divertente, che gioca con la bellezza della vita all'interno dell'esperienza dell'ultima separazione dalle persone amate. La tragedia si sviluppa attorno a una trama familiare, esaminando la potenza nascosta e piena di pudore dell'amore in famiglia: l'amore tra vecchi sposi, l'amore tra genitori e figli.

Nel cuore della scena, i si preparano a salutarsi definitivamente. La figlia, Cia, è l'emblema della speranza e del futuro, mentre i genitori rappresentano il passato e la morte. Il pranzo della domenica è l'ultimo interludio tra vincoli del passato eemozioni del futuro, l'ultimo gesto d'amore e gratitudine per la vita condivisa.

Attraverso la performance, il regista porta il pubblico a dentro un rito universale, simbolo di accettazione del destino e della mortalità. Il pranzo della domenica è un'opportunità di ricordare e apprezzare l'amore che créate e di accettare l'inevitabile.

La famiglia emerge come un luogo dove la morte e il futuro convivono insieme, dove l'amore e la perdita si incontrano. La rappresentazione è un'invettiva contro l'incertezza, la paura e l'insonnchezza, e una celebrazione della vita e della speranza.

In “La morte o il pranzo della domenca”, il teatro diventa un viaggio emotivo, un viaggio attraverso la mortalità e l'amore, un viaggio alla ricerca della bellezza e della speranza all'interno dell'esperienza dell'ultima separazione dalle persone amate.

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