Albania, centri vuoti e costi che lievitano ancora. Per la sola manutenzione degli impianti oltre tre milioni di euro all'anno
E' l'ultima tegola sull'operazione Albania, quella che il governo promette di portare avanti nonostante i rinvii dei giudici alla Corte di giustizia europea che ieri hanno liberato anche gli ultimi sette migranti, già portati in Italia. Si tratta dei costi di manutenzione degli impianti costruiti per far funzionare l'hotspot di Shenjin e il Cpr di Gjader, e ammontano a una spesa annuale di tre milioni e 200 mila euro. Cifra che dettaglia una spesa complessiva esorbitante, soprattutto a fronte dei risultati, finora nulli.
E' quanto previsto nell'avviso di manifestazione di interesse – sottoscritto dalla Prefettura di Roma – per l'affidamento del servizio di manutenzione ordinaria, straordinaria, presidio e full risk degli impianti elettrici, di climatizzazione, idraulici, di sicurezza,…