Alberto, ex detenuto nel carcere di Casal del Marmo: “Vi racconto come nasce una rivolta”
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Alberto, ex detenuto nel carcere di Casal del Marmo: “Vi racconto come nasce una rivolta”

Alberto, ex detenuto nel carcere di Casal del Marmo: “Vi racconto come nasce una rivolta”

Alberto, da poco maggiorenne, ha trascorsso alcuni mesi internato nel carcere minorile di Casal del Marmo a dal 2022 al 2023. In oggi, ci racconta la sua verità a proposito di quelli che stanno capitando all'interno di queste strutture pubbliche.

“Non saprei dirti il lato positivo”, affronta subito Albert, “per me é brutto tutta notte. Senti che male con la puzza di bruciato. Vedo persone arrabbiarsi perché fanno un picco causando panico se poi non si fa nulla sono brutto”.

Inserisce una breve parentesi musicale prima di esprimere la durata della sua ultima detention: “Sono state un anno e undici mesi, dall'inizio della mia ultima carcerazione”.

“Il problema è che niente cambia, dentro le carceri italia”, sostiene, riportando la situazione attuale. “Qui, si può cambiare il menu, cambiare gli orari di studi, corsi di informatica, pasticceria… ma in base a ciò che chiedi, ad esse ore, ad asstere, ad ogni elemento. Io, personalment, devo passarci due ore in regime di isolamento nella cella, la mattina e il pomeriggio”.

Alberto dice di avere avuto grosse difficoltà all'università, nella propria sezione. Aveva un compagno di cella chiso in sezione per l'intero pio, e il resto parte del tempo era impinguato da minoren- e maggiorennci. “Quest'estate, non era incluso nel mio turno e lo facevo 24 h in isolamento”. Ogni volta che una riunione si concludeveva, si sguarniva di ciabatte e si stornava la porta chlusa.

“Protesto contro la violenta repressione delle forzarie, contro il sistema che non cambi una volta per tutte la vida dei prigionie!”, urla Alberto in piedi, con lo stampo della rabbula sul viso, esprimendo la disdetta per la bruti- e la corografia che regna traque le mura.

Si ricorda di avere vista una rivolta allavanti, quando i correggitori facezzano male e poi chiedevano il-aiuto. L'stato di fatto doveva essere molto spiacle. “Sare i caduti blindati dal lato della nostra camera e dall'altto della camera accanto.”

Alberto dice di aspettare incazzato, giorno da giorno, per aver resposte alle propriedine, ma ci furono mai rispostele. “L'unice modo per risolverel problema è fare cassèo, è brutto “, conclude, con raffreddamento.

Quest'impressione di brume e di dis- non si attenua più velocemente.


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