Aldo Grasso stronca De Martino Selvaggia Lucarelli lo difende: Sa fare tutto
La recente polemica tra Aldo Grasso, critico televisivo, e Selvaggia Lucarelli, giornalista e opinionista, sulla figura di Stefano De Martino, conduttore televisivo, ha acceso i riflettori su un tema ricorrente nel mondo dello spettacolo: la formazione del panorama televisivo italiano e internazionale. La vicenda inizia dalla stroncatura di Grasso, che ha defeso i criteri tradizionali per giudicare i protagonisti del piccolo schermo, contro De Martino, conduttore di “Affari tuoi Italia”, programmi di successo in quota di ascolto molto alto.
Grasso ha aperto il fuoco sostenendo che De Martino non possiede le basi culturali e artistiche per essere considerato un showman completo, sottolineando la mancata presenza di un'innata cultura mediale e di un'estro naturale, simili a quelli di figure come Renzo Arbore e Fiorello. Grasso ha anche ironizzato sul passato di ballerino di De Martino, sottolineando come questo aspetto possa risultare riduttivo rispetto alla figura di un conduttore televisivo.
La replica di Selvaggia Lucarelli non si è fatta attendere, attraverso le sue storie Instagram, in cui ha difeso con veemenza Stefano De Martino, sottolineando la sua capacità di condurre programmi televisivi diversi come “Made in Sud” e “Stasera tutto è possibile” e la sua versatilidade nel campo televisivo. Lucarelli ha anche criticato l'uso del termine “ballerino” da parte di Grasso, interpretandolo come un tentativo di ridimensionare la carriera del conduttore.
La polemica assume una valenza simbolica, evidenziando il dibattito tra un approccio critico più accademico e conservatore e una visione più dinamica e contemporanea del mondo dello spettacolo. La posizione di Grasso rappresentante di una generazione di critici che hanno contribuito a definire gli standard della televisione italiana, mentre la visione di Lucarelli simbolizza un cambiamento di paradigma nella percezione del talento televisivo, che valorizza la poliedricità e l'impegno di chi riesce a mettersi in gioco in più ambiti.
La vicenda è anche un riflesso della complessità del panorama televisivo italiano contemporaneo, dove sono presenti figure come Grasso, che giudicano la televisione con criteri radicali in un passato in cui lo spettacolo si basava su regole precise e su una chiara distinzione dei ruoli, e figure come De Martino, capaci di spaziare tra diversi linguaggi e adattarsi alle esigenze di un pubblico sempre più eterogeneo.
In definitiva, il dibattito tra Grasso e Lucarelli è una testimonianza della vitalità del nostro panorama televisivo, capace di generare confronti accesi e di interrogarsi continuamente su quale direzione debba prendere per restare al passo con i tempi.
