Alessandro Orsini spiega le cause della guerra in Ucraina. Episodio 2

Alessandro Orsini spiega le cause della guerra in Ucraina. Episodio 2

Alessandro Orsini spiega le cause della guerra in Ucraina. Episodio 2

L’autore racconta la seconda grande umiliazione che la Russia ha subito per mano occidentale, in particolare per mano degli Stati Uniti. Nel 2003, gli Stati Uniti, guidati da Bush, invasero l’Iraq senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e nonostante la ferma opposizione della Russia e della Francia.

L’invasione dell’Iraq creò una grande turbolenza in Medio Oriente e rappresentò un’altra grande mortificazione per la Russia, che non fu in grado di fronteggiare l’espansionismo americano. La guerra in Iraq colpì gli interessi della Russia in Medio Oriente e alterò l’equilibrio della regione.

Prima dell’invasione, 11 dei 14 paesi del Medio Oriente erano in buoni rapporti con gli Stati Uniti, mentre solo tre paesi (Iran, Iraq e Siria) erano in buoni rapporti con la Russia. L’obiettivo degli americani era quello di sostituire il regime di Saddam Hussein, che aveva buoni rapporti con la Russia, con un regime filoamericano.

Gli Stati Uniti precostituirono prove false per giustificare l’invasione, tra cui la presunta presenza di armi di distruzione di massa e un rapporto strategico tra Saddam Hussein e Al-Qaida. Tuttavia, queste affermazioni si rivelarono essere menzogne fabbricate ad arte.

La Russia, guidata da Putin, si rese conto di non essere in grado di contenere l’espansionismo americano e di arretrare sempre di più. Putin, che aveva promesso il riscatto della Russia durante la sua campagna elettorale, continuò a fare grandi investimenti nell’esercito russo, ma nonostante ciò, la Russia continuò a subire umiliazioni per mano occidentale.

Nella prossima parte, l’autore racconterà della terza umiliazione che la Russia ha subito per mano occidentale, in Polonia.


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