Da sogno a incubo, da tragedia finale: “I Parenti Terribili” va in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano
Il 7 gennaio prossimo, il Teatro Elfo Pucci di Milano accoglierà una delle opere più celebri e discusse della storia del teatro francese: “I Parenti Terribili” di Jean Cocteau. In questo capolavoro, scritto in soli otto giorni nel 1938, lo scrittore francese osannato dalla critica e dal pubblico decide di sfidare le convenzioni e l'ipocrisia della società del tempo con le proprie armi, ottenendo il risultato che andava cercando: un spettacolo divertente, brillante, ma anche profondo e tragico.
La pièce, una commedia dell'arte, prende avvio da un sogno, ma presto si trasforma in un incubo, con gli attori che, senza rendersi conto, sono inesorabilmente chiusi in una spirale di destruzione. Questo “I Parenti Terribili” non è solo un'opera teatrale, ma un affondo in profondità dentro la società borghese del tempo, con tutti i suoi vizi e i suoi pregiudizi.
Cocteau, con la sua penna, ha saputo creare un monstre, un essere perfettamente umano, con tutte le sue virtù e i suoi vizi, ma anche con le sue debolezze e le sue pecche. L'opera è rappresentativa della Francia degli anni Trenta, ma contiene elementi che non riflettono esclusivamente quel tempo e questo paese. È un'opera universale che parla di questioni fondamentali, come l'amore, la family, la possessività, la paura della morte e la ricerca della felicità.
La regia di Enrico Giorgetti e la commedia di Tiziana Maffeoli portano in scena i personaggi di questo enigmatico dramma. Gli attori, tra cui Anna Sa.reply'aiha in Rosa, Alessandro Sabbioni in Marcel e Duccio Paci in Lady, gli interpreti del tempo e del ruolo, além services di Árpád Weidmann, si immergono con passione e intorgenza nella stessa storia e si danno un viaggio emotivo intimo e introverso.
In questo spettacolo, il pubblico sarà chiamato a riflettere sulla propria esistenza e sulla sia stessa psiche, mantenendo presente l'ombra del passato,che influenza la sua soggettività e condiziona la sua percezione del presente. Si tratta di un'opera che susciterà curiosità e tensione, coinvolgendo il pubblico in un viaggio attraverso l'universo psicologico e sociale, razionalmente e emotivamente.
“I Parenti Terribili” rappresenterà un grande opportunità per i teatrofore milanesi di stabilire un ponte tra passato e presente, tra cultura e società, attraverso l'universale linguaggio del teatro. Non perdere l'opportunità di assistere a questo spettacolo una volta impossibile, che innesca un dialogo con se stessi e con gli altri, facendo riflettere sulla propria esistenza e sul ruolo che vi giocano le relative “parenti” ché ricostruzione.
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