AMANDA KNOX, le 53 ore di interrogatorio
Amanda Knox, la cittadina americana accusata dell'omicidio di Meredith Kercher a Perugia nel 2007, è stata sottoposta a 53 ore di interrogatorio nei giorni successivi al delitto. Questa condotta ha sollevato forti critiche, sia da parte della Corte Costituzionale italiana che della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che ha condannato l'Italia per aver violato i diritti fondamentali di Amanda Knox.
Nonostante l'enorme risonanza mediatica del caso, la violazione dei diritti di Amanda Knox non è stata sufficiente a garantirle una piena tutela legale nelle fasi iniziali del processo. L'avvocata Marina Terlizzi ha sottolineato che le indagini sono state criticate per non aver seguito i criteri legali, tra cui la mancanza di garanzie processuali e la presenza di errori giudiziari.
Secondo l'avvocata, le norme procedurali a tutela delle indagini, dei testimoni e degli indagati sono state violate, rendendo alcune prove inutilizzabili. La Corte Europea ha condannato l'Italia per questo tipo di indagini, sottolineando la necessità di rispettare i diritti fondamentali degli indagati.
Inoltre, l'avvocata ha sottolineato che il clamore mediatico intorno al caso non ha necessariamente aiutato Amanda Knox a ottenere una tutela efficace, almeno inizialmente. Tuttavia, è anche vero che la condanna dell'Italia da parte della Corte Europea ha sottolineato l'importanza di rispettare i diritti fondamentali degli indagati e di garantire una giustizia equa e trasparente.
