Amauri: “Ho giocato con i più forti. Alla Juve ricordo ancora il discorso di Buffon negli spogliatoi
Amauri ha ripercorso la sua vita calcistica, parlando dei momenti di esaltazione e di caduta. Ha ricordato le notti magiche con Chievo e Palermo, e il periodo alla Juventus, dove ha giocato con giocatori del calibro di Del Piero e Buffon. Ha anche parlato delle ferite degli infortuni e della delusione di non aver potuto indossare stabilmente la maglia azzurra della Nazionale.
Amauri ha raccontato di come sua madre lo abbia aiutato a realizzare il suo sogno di diventare un calciatore, nonostante le difficoltà economiche della sua famiglia. Ha anche parlato del suo rapporto con Maurizio Zamparini, il presidente del Palermo, che lo ha trattato sempre bene e lo ha rispettato.
Ha ricordato il suo partenariato con Fabrizio Miccoli, che considera come un fratello, e ha parlato della sua amicizia con Alessandro Del Piero, che definisce una leggenda. Ha anche raccontato di come Gigi Buffon lo abbia motivato durante una partita contro l'Udinese, dicendogli “Noi siamo la Juve, noi siamo la Juve. Eh, se qualcuno pensa che è eh da un'altra parte, no, questa è la Juve, dobbiamo vincere e basta”.
Amauri ha anche parlato della sua esperienza con la Nazionale, dove è stato convocato da Marcello Lippi, ma non ha potuto giocare a causa di un infortunio. Ha anche raccontato di come abbia pianto quando è stato convocato da Cesare Prandelli nel 2010, e di come abbia giocato con il dolore e male, pagando le conseguenze di non essersi fermato quando doveva.
In generale, Amauri ha parlato della sua carriera calcistica con sincerità e onestà, raccontando sia i momenti di gioia che di dolore, e ringraziando le persone che lo hanno aiutato e sostenuto lungo la strada.
