Amy Winehouse è sempre un buon affare
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Amy Winehouse è sempre un buon affare

Amy Winehouse è sempre un buon affare

Anthony D'Amato si sta preparando nel backstage della Sony Hall, a Manhattan. Non passa inosservato col suo metro e 80 di statura, gli occhiali con la montatura spessa e il nome “Amy” scritto a grandi lettere nere sul lato della testa. Non è un tatuaggio, è solo eyeliner ed è facile da togliere. Tra pochi minuti, il cantante del New Jersey e la sua band di 12 elementi saliranno sul palco, prenderanno posto sotto un'insegna luminosa col nome di Amy Winehouse e una riproduzione della sua tipica acconciatura e suoneranno l'album Back to Black da cima a fondo. E no, non è certo per la prima volta che lo fanno.«Mai avrei immaginato che l'avrei rifatto 200 volte o giù di lì», dice D'Amato che si esibisce col nome d'arte di Remember Jones. «Tutti conoscevano Amy…

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