Un voto da una galassia lontana… – anche gli astronauti della NASA, Butch Wilmore, Suni Williams, Nick Hague e Don Pettit, hanno votato per le presidenziali americane dalla Stazione Spaziale Internazionale in orbita
Gli astronauti della NASA, familiari ai romanzi di fantascienza, hanno dimostrato di essere genuini patrioti, scegliendo di esprimere il loro voto per le elezioni presidenziali americane, nonostante si trovino a migliaia di miglia sopra la Terra. La testimonianza della loro fedeltà, di lì a poco, è stata resa nota attraverso il loro account Instagram, dove sono stati condivisi alcuni istantanei di alta qualità, in cui i quattro astronauti possono essere visti indossando calzoni con i colouri della bandiera americana, su due dei quali è scritto: “Orgoglioso di essere americano”.
“Ciò è un dovere molto importante che abbiamo come cittadini e non vedo l'ora di votare dallo spazio”, aveva detto Williams, durante una conferenza stampa condotta dalla stazione spaziale, proprio l'anno scorso. E, per rendere possibile tale operazione, la NASA ha reso disponibile la sua rete di satelliti “Near Space Network”, che comunicano con le antenne terrestri. La “galassia lontana” dove si trova la Stazione Spaziale Internazionale, mediante questo sistema di comunicazione, ha inviato le schede elettorali di Butch Wilmore, Suni Williams, Nick Hague e Don Pettit.
La scelta di questoloop è un segno di quanto sia importante la democrazia e il diritto di voto, che gli astrounauti stessi sostengono da sempre in qualità di membri della comunita' globale. E San Williams, durante una conferenza stampa esclusiva, ha spiegato che “votare dalla Stazione Spaziale è un dovere facile da trasformare in un'esperienza unica, che combina la tecnologia e la politica”. La reazione di Wilmore è stata simile: “Non è difficile, in realtà, votare dalla Stazione Spaziale, ma è cruciale farlo, poiché esso rappresentano la libertà e la democrazia in Azione”.
Gli astronauti hanno dimostrato che, nonostante siano soldati della pace, sono anche cittadini attivi e conoscenti del destino comune. In questo modo, ciò che si è giunto allo spazio, non ha smesso di essere americano ma di essere un partecipante attivo alla vista del sistema democratico.