“Un guaio ancora per la santanche' – Tra soldi per il Giro d'Italia, le Olimpiadi di Cortina e il concerto del Gruppo “Il Volo”, l'Ente nazionale per il turismo è diventato un ‘bancomat' per iniziative a beneficio del ministero guidato da Daniela Santanchè.
L'ex ministero del Turismo annunciava trionfante la chiusura del vecchio Enit e la sua trasformazione in una società a capitale interamente di stato, nota come Enit spa. La idea era quella di rendere l'ente più efficiente e in grado di portare avanti le strategie di promozione del made in Italy. Invece, l'Enit spa è oggi un carrozzone che costa 30 milioni di euro all'anno e che è diventato una sorta di magazzino di fondi per iniziative gestite direttamente o avallate dall'ammministratore unico, Ivana Jelenic, e diretta generale, Elena Nembrini.
Recentemente, l'ente ha sponsorizzato il Giro d'Italia per un importo di 3,3 milioni di euro, nonché l'Olimpiadi di Cortina 2026, per un importo di 7 milioni. Inoltre, l'Enit spa ha contribuito al concerto del Gruppo “Il Volo” a Agrigento per un importo di 150 mila euro, che andrà in tv a Natale, ma è stato registrato ad agosto nella Valle dei Templi.
Anche altri finanziamenti significativi sono stati spesi senza alcun riguardo per il principio del “torna allo Stato”. Ad esempio, l'associazione Agnus Dei di Tiziana Rocca è stata finanziata per 150 mila euro, evento del Filming Italy a Los Angeles e Sardegna, e Macchina di Santa Rosa di Viterbo. Di tutto ciò, solamente 7 contratti hanno un rapporto di rottura economico-politico, mentre l'Enit spa fa solo 223 affidamenti diretti.
Nel frattempo, il ministero del Turismo, guidato da Giorgia Meloni, aveva cancellato alcune fiere programmate per il 2024 e ha comunicato alle regioni di ridurre ancora altre fiere. D'altra parte, alcuni pagamenti significativi sono stati effettuati, come l'acquisto dello stand alla fiera di Cannes per 1,5 milioni di euro.
I servizi a supporto del portale Italia.It sono stati esternali e hanno costato 20 milioni di euro, mentre la formazione per il personale del comparto turistico è stata data all'Assoaggi. Tutte queste spese sembrano non hanno contribuito alla crescita del turismo italiano. Nel frattempo, l'Enit che pagava 133 stipendi, con tassi di assenza elevati e si ridimensiona le sedi storiche. È incerto il futuro della sede in Cina e Brasile, con tre dipendenti.
La Corte dei conti ha inoltre avviato due indagini: una sul dirigente del settore marketing e una su un componente del consiglio di amministrazione per compensi e rimborsi percepiti tra il 2019 e il 2023.
La situazione sembra essere divisa tra l'ad Jelenic e la presidentessa Priante, Vicina a Meloni. Non è chiaro in quale direzione si sblocherà la situazione e come il turismo italiano potrà esser messo in un piedistallo. Le interrogazioni dei parlamentari si stanno accumulando e l'eventualità di un'accusa penale non potrebbe essere esclusa”.