Antonella Boralevi smentisce la più grande bugia sui sentimenti
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Antonella Boralevi smentisce la più grande bugia sui sentimenti

Antonella Boralevi smentisce la più grande bugia sui sentimenti

La scrittrice Antonella Boralevi rivendica la verità sugli sentimenti, affermando che l'amore non si merita, ma semplicemente succede. Sostiene che questa “orrenda bugia” è il fondamento del patriarcato e che molte donne soffrono di conseguenza. La sua tredicesima fatica, intitolata “L'amore può succedere”, esce il 24 settembre e racconta la storia di due donne, Elisabeth e Clementina, che si incontrano tra il 1800 e il 1827, ma che iniziano a parlare l'una con l'altra.

Boralevi afferma che l'amore non è qualcosa che si possa meritare attraverso comportamenti o azioni, ma è un diritto naturale di ogni essere umano. L'amore non è il premio per essere buoni, simpatici o belli, ma è la semplice esistenza di un essere umano. La scrittrice sostiene che le donne sono state educate a credere che l'amore debba essere meritato, e che questo pensiero le tiene schiave di una cultura patriarcale che le vuole ridurre a mere oggetti d'amore.

Nel romanzo, Elisabeth, una donna trentenne di New York, si reca a Parma per prendere possesso di un appartamento nobiliare lasciatole in eredità da una lontana parente. La città la accoglie con mistero e fascino, e lei si ritrova a parlare con la diciassettenne contessina Clementina, che vive nel Ducato di Parma nel 1800. Le due donne sono opposte di carattere, ma iniziano a sentire un legame profondo che le unisce.

Boralevi afferma che le anime si parlano, e che questo è un fatto scientifico. Sostiene che gli individui possono sentirsi in sintonia con altre persone, anche se sono morte o sono nate in un'epoca diversa. La sua opera non è un racconto spirituale, ma un'opera che si basa su una visione scientifica dell'esistenza umana.

La storia di Elisabeth e Clementina è un'emozione che sfida il tempo e la distanza, e che si conclude con la rivelazione che l'amore non si merita, ma semplicemente succede. La scrittrice spera che il suo romanzo possa liberare le donne da questa cultura patriarcale che le vuole ridurre a mere oggetti d'amore, e che possa aiutare loro a scoprire il vero significato dell'amore.


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