Nicola, 57 anni, cambia abiti sei volte al giorno, impersonando ruoli diversi come miraglio, marinaio o dottore. Schizofrenico dall'età di 22 anni, vive in un mondo di titoli immaginari e manie quotidiane. Accanto a lui c'è il padre Giuseppe, 91 anni, vedovo e restauratore in pensione che lo accudisce con dedizione assoluta. Da 67 anni abitano nello stesso appartamento in zona Risorgimento, ma ora devono lasciarlo a causa di uno sfratto imminente. La moglie di Giuseppe, Pierina, è morta 11 anni fa, lasciando un vuoto che ancora pesa. Nicola, che in gioventù aveva lavorato in uno studio e fatto il militare prima del crollo improvviso, è seguito dal CPS e una puntura mensile lo tiene stabile, ma l'alcool può diventare fatale. Padre e figlio pagano 1400 euro di affitto, mai saltato, ma non trovano una nuova casa a causa di un canone troppo alto e della diffidenza dei privati. Giuseppe resiste con la cagnolina, i lavoretti e la cura del figlio, ma le forze calano. La sua vera paura non è il trasloco, ma il futuro di Nicola quando lui non ci sarà più.
