Arianna Meloni usa il tema della violenza sulle donne contro Report: “Ci stupiamo del revenge porn?”
Arianna Meloni utilizza il tema della violenza sulle donne contro il Report con il titolo “C'è da stupirci del revenge porn?” e sostiene che sia un problema grave e costante, essendo il 30% delle italiane vittime di pornografia non consenziente o di violenza sessuale. A suo avviso, è nostro dovere morale e civile ricordare come comunità nazionale di opporsi a questa violenza e di dare un contributo per sconfiggere questo problema. La meloni rileva come il problema non sia esclusivamente un problema psicologico o tecnologico, ma sostanzialmente culturale, dovuto al mancato rispetto dei diritti delle donne e alla necessità di un cambiamento educativo.
La parlamentare identifica due momenti criticamente importanti per educazione: la formazione alle emozioni e ai sentimenti ai bambini, e il ruolo educativo giocato dalle figure adulte significative, come la famiglia e la televisione. In questo senso, la Meloni critica la trasmissione tv che ha deciso di mandare in onda una conversazione privata tra una coppia in momentos difficili della loro relazione, argomentazione che, secondo lei, viola il diritto alla privacy delle persone. La parlamentare sostiene che questo atteggiamento senza limiti alimenta la cultura della vergogna e della reazione violenta contro gli altri.
Secondo lei, è il modello educativo che noi ci diamo, soprattutto ai bambini, che determina il carattere e i comportamenti degli adulti di domani. In questo senso, la Meloni invitava a ragionare sulla responsabilità pubblica e sugli standard etici delle trasmissioni televisive, sia per quanto riguarda la privacy dei cittadini, sia per quanto concerne l'influsso che le trasmissioni possono avere sul benessere psicofisico dei bambini e degli adulti. Di conseguenza, la parlamento sostiene che le donne devono essere pronte a dare un contributo attivo per aiutare il cambiamento culturale e chiede alla società di impegnarsi sulla questione per creare un futuro migliore, dove le donne siano rispettate nella loro dignità e nelle loro scelte personali.