Nel corso della trasmissione televisiva “Otto e mezzo”, il conduttore Lilli Gruber si è scambiata parole dure con il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, in merito alle differenze tra paternalismo e patriarcato.
Durante la discussione, Gruber accusò Travaglio di essere parte di un gruppo che non difende la parità tra uomo e donna, bollandolo tra le righe di essere “nel medesimo gruppo di Italo Bocchino”, un giornalista noto per le sue opinioni discriminatorie e patriarcali. Travaglio si difese dicendo di essere libero di esprimere la sua opinione e si riferì all'incidente in cui Gruber gli aveva detto che era “permaloso” per aver difeso se stesso.
Gruber aveva appena chiesto a Travaglio di chiarire una questione quando improvvisamente rinunciò a farlo e tagliò corto con l'osservazione che Travaglio era “permaloso”. Ciò fece intendere che la conduttrice si sentiva insoddisfatta rispetto al fatto che Travaglio non aveva risposto alla sua accusa.
La discussione era partita con la proposta di Gruber di fare una puntata sul patriarcato, con l'intento di mostrare come ciò influenza la società e il rapporto tra i sessi. Tuttavia, Travaglio aveva respinto l'idea, affermando che non si trattava di un tema “globale” e che, inoltre, ciò avrebbe significato “non trattare delle altre questioni importanti”.
Gruber si è infuriata a causa della posizione di Travaglio e gli ha rimproverato di non comprendere la vera natura del patriarcato e il suo impatto sulla società. Travaglio si è difeso affermando che Gruber non lo ascoltava e che lui era disposto a discutere delle idee in maniera civile, ma che non glielo consentiva la conduttrice.
La discussione si è conclusa con l'interruzione della trasmissione da parte di Gruber e Travaglio, ma il problema rimane: la società è pronta a prendere in considerazione il patriarcato e la sua influenza sulle donne e sull'uomo? O sono ancora lontani dall'acconsentire che queste tematiche vengano trattate pubblicamente e in modo aperto?
La storia ha mostrato come la differenza tra paternalismo e patriarcato non sia sempre chiara, specialmente per quelli che si ritengono liberi di esprimere la loro opinione. Il caso di Travaglio e Gruber ha dimostrato che, a volte, ciò che appare come paternalismo può in realtà essere una forma di patriarcato mascherata. Eppure, la società continua a discutere di queste questioni e a cercare di comprenderle.
La battaglia per la parità tra i sessi è ancora in corso e, a volte, ciò richiede la discussione di argomenti tabù o controversi. Ma la discussione stessa non è il problema, è la mancanza di empatia e di ascolto reciproco tra gli individui. Speriamo che in futuro la società sarà in grado di discutere queste questioni con maggiore rispetto e compassione, evitando di prendere posizioni fisse e di offendere gli altri.