Armi all'Ucraina, Crosetto: “Modo per aiutare Kiev a difendersi. Noi siamo in guerra con la guerra”
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Armi all'Ucraina, Crosetto: “Modo per aiutare Kiev a difendersi. Noi siamo in guerra con la guerra”

Armi all'Ucraina, Crosetto: “Modo per aiutare Kiev a difendersi. Noi siamo in guerra con la guerra”

Il Parlamentare italiano Crosetto, nel suo discorso in aula, si rivolge al pubblico per esprimere la sua riflessione personale sulla guerra in Ucraina e l'aiuto offerto dall'Italia a tale paese.

Afferma di essere intervenuto sul tema più di 2 anni e mezzo fa e di aver sempre chiesto a sé stesso se coloro che sostengono che la pace possa essere raggiunta smettendo di aiutare l'Ucraina hanno ragione. Sostiene che se non ci fosse stato l'aiuto italiano e di altri paesi, la situazione in Ucraina sarebbe stata molto peggiore. Illustra con numeri impressionanti le dimensioni del conflitto, citando ad esempio i 4000 colpi di artiglieria che cadono ogni giorno sull'Ucraina e le oltre 300 bombe di aereo che vengono sganciate quotidianamente.

Afferma che se non ci fosse stato l'aiuto, le città ucraine sarebbero state distrutte, gli ospedali sarebbero stati colpiti e migliaia di persone sarebbero state uccise o ferite. Sostiene che in quel caso, l'Ucraina non sarebbe più esistita e che il diritto internazionale sarebbe stato calpestato.

Riconosce che la guerra è difficile e che nessuno in Parlamento si augura la sua continuazione, ma afferma che l'Italia ha deciso di aiutare l'Ucraina a difendersi, non solo perché è il suo dovere di paese, ma anche perché crede nella difesa dei diritti umani e nella protezione dei più deboli.

Rileva che l'Ucraina è costretta a reclutare nuove truppe ogni tre mesi per rimpiazzare quelle cadute o ferite al fronte, e che questo è un problema drammatico. Sostiene che non ci è nessuno in Parlamento che non auguri una tregua e una pace, e che il governo, la maggioranza e l'opposizione hanno sempre espresso la loro disponibilità a sostenere il percorso di pace.

In conclusione, Crosetto esprime la sua speranza che un nuovo presidente americano possa innescare un percorso diverso per porre fine alla guerra e permettere alla pace di riprendere il sopravvento. Afferma che la guerra è una cosa diversa dalla difesa, e che il Parlamento italiano si augura che l'aiuto offerto all'Ucraina possa contribuire a fermare le bombe russe e a porre fine alla guerra.


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