Armi all'Ucraina, Pellegrini (M5S): “Rendete pubblico l'elenco, come tutti gli altri”
Ecco la riscrittura del testo in italiano:
“Armi all'Ucraina, Pellegrini (M5S): “Rendete pubblico l'elenco, come tutti gli altri”. Voglio fare un intervento sull'articolo 1.2 e sull'articolo 1.5, che sono abbastanza simili. Se il Presidente me lo concede, spiegherò le differenze tra essi. Questi due emendamenti hanno due obiettivi principali. Il primo è quello di parlamentare al massimo la gestione di questa crisi terribile che coinvolge l'Ucraina e la Russia come nazione aggressiva. Noi chiediamo che ogni autorizzazione all'invio di mezzi militari e non militari umanitari passi sostanzialmente attraverso il Parlamento, quindi il Governo renda preventivamente comunicazioni alle Camere e queste esprimano un atto di indirizzo con un voto specifico. Noi pensiamo che, in casi simili a questo, sia un minimo chiedere al Parlamento di partecipare ed esprimere la propria volontà ogni volta. In più, chiediamo che infine l'elenco dei mezzi che noi forniamo all'Ucraina, sia militari e non, sia reso pubblico. È un'importante esigenza che ormai manifestata da una maggioranza di cittadini ed è anche una cosa logica. Posso capire che, nei primi mesi, non si voleva dare un vantaggio all'aggressore, all'aggressore Putin, ma la sua follia con la quale ha invaso l'Ucraina. Ma quest'esigenza è scemata, poiché altri Paesi importanti, come inviano armi in Ucraina in numero molto maggiore del nostro, con un costo molto maggiore del nostro e con armi probabilmente ancora più letali, le pubblicano tranquillamente, informando la propria opinione pubblica di ciò che si sta facendo. Pertanto, dovrebbe succedere in Italia, visto che vige l'articolo 11 della Costituzione, che tutti noi conosciamo: “L'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzioni delle controversie internazionali”. Allora, essendo eccezionale il caso, che consente l'invio delle armi, almeno si rendano pubblici tutti i cittadini di ciò che esattamente si manda in Ucraina, altrimenti siamo costretti a leggere le informazioni, diciamo da indiscrezioni giornalistiche o da ministri di altri Paesi, come è successo nel Regno Unito, cioè l'opinione pubblica italiana ha saputo che l'Italia inviava gli Storm Shadow, i letali missili Storm Shadow, poiché l'ha dichiarato un ministro del Regno Unito. Insomma, è assurdo fare cose del genere, se non esistesse una tragedia da parte di conseguenze e quindi dico che questo è l'emendamento 1.2 e l'emendamento 1.5. Mirano a rendere pubblica questa denuncia dei nostri atti. Il mio emendamento ufficialmente chiede che questo elenco venga trasmesso alle commissioni parlamentari competenti per materia. Sinceramente credo che stiamo chiedendo il minimo sindacale. Confidiamo nell'approvazione da parte di questo Aula, grazie”.
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