Arresto Almasri: imbarazzo per l'Italia e per il governo Meloni
Il caso del generale libico Almabri, arrestato a Tripoli per crimini contro l'umanità, ha sollevato un putiferio in Italia. L'Italia lo aveva rimpatriato nonostante un mandato di cattura della Corte Penale Internazionale, e adesso il governo italiano si trova in una posizione insostenibile. La Libia, un paese frammentato e gestito da milizie, ha dato una lezione di rispetto del diritto internazionale all'Italia, che aveva firmato un memorandum di intesa con la Libia per finanziare i centri di detenzione per migranti, dove sono stati commessi orrori e torture.
Il governo italiano sostiene di aver saputo del mandato di cattura, ma le carte lo smentiscono. L'estradizione di Almabri all'Aia potrebbe portare alla sbarra membri del governo italiano, che potrebbero essere chiamati a rispondere dei crimini commessi.
La vicenda è un imbarazzo per l'Italia, che ha finanziato i centri di detenzione in Libia e ha rimpatriato Almabri nonostante le accuse contro di lui. La Libia, invece, sta facendo piazza pulita della milizia di Almabri e potrebbe estradarlo all'Aia.
Intanto, negli Stati Uniti, il sindaco di New York, Zoran Mamdani, ha vinto le elezioni e ha annunciato un nuovo tipo di politica. Tuttavia, il suo successo è stato accolto con scetticismo da parte di alcuni, che lo accusano di essere un sostenitore di Hamas.
In Italia, intanto, è stato licenziato un giornalista che aveva posto una domanda scomoda alla portavoce della Commissione Europea sul fatto che Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza.
Infine, è stato segnalato il caso di un ragazzo scomparso, Alessandro Venturelli, e si chiede aiuto per trovarlo.

