arrigo cipriani è ancora un gran trivellone! “ho una compagna che ha 40 anni meno di me…
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arrigo cipriani è ancora un gran trivellone! “ho una compagna che ha 40 anni meno di me…

Nell'ambiente frenetico della Biennale, l'Harry's Bar sembra una sala da ballo. I camerieri slalomano tra i tavoli coperti da tovaglie di lino, dove siedono aristocratici e miliardari. François Pinault, che compirà 88 anni ad agosto, sta per uscire quando Arrigo Cipriani, che compirà 92 anni dopodomani, si alza per salutarlo. Il dialogo tra i due è breve e si conclude con le parole “Tutto bene?” e “A domani” (se le cose fossero andate male, Pinault non sarebbe tornato il giorno successivo).

Cipriani, come si fa ad arrivare ai 92 anni?
“Mangiando molto poco la sera e praticando un quarto d'ora di karate al giorno”, risponde l'uomo.

Karate?
“È una forma di ginnastica interiore che coinvolge tutti i movimenti del corpo, persino quello del mignolo della mano destra”, spiega Cipriani.

Secondo me il karate da solo non basta.
“In effetti, serve anche l'amore”, ammette l'uomo.

Lei è innamorato?
“Sono perdutamente innamorato di una donna speciale”, rivela Cipriani.

Quanti anni ha questa donna di cui è perdutamente innamorato?
“Ha 52 anni”, risponde lui.

Quaranta anni più giovane di lei.
“E cosa importa?”, chiede Cipriani.

Come vi siete conosciuti?
“Per caso. Cinque anni fa eravamo seduti vicino alla festa della polizia, a cui non ero mai stato. Abbiamo scoperto di provenire entrambi dalla Venezia popolare e di parlare la stessa lingua”, racconta l'uomo.

È stato un colpo di fulmine?
“Non credo ai colpi di fulmine. L'amore cresce poco a poco. Ci prendiamo cura l'uno dell'altro. Lei ha ottenuto due lauree importanti con il massimo dei voti. Ora lavora con noi in azienda e ha riportato un'inversione di tendenza”, afferma Cipriani.

Stava andando male?
“Dopo la festa per i miei 80 anni avevo pensato di aver terminato la mia carriera lavorativa e avevo affidato la gestione ad altre persone sbagliate. Lei ha risolto tutti i conti, senza fare nulla di particolare, solo con cura e integrità. È una donna eccezionale, sono felice con lei e ho dimenticato la mia età”, confessa l'uomo.

Come è l'amore a questa età?
“Sono ancora forte come un tempo. L'urologo che mi ha operato per problemi alla prostata quando avevo 50 anni mi disse che avevamo guadagnato dieci anni. Si sbagliava: in realtà abbiamo guadagnato mezzo secolo”, dichiara Cipriani.

A voi che avete superato il decennio della morte, tra gli 80 e i 90, niente può più fermare.
“Vogliono togliere la patente ai novantenni: è ingiusto. L'altro giorno mi hanno fermato mentre andavo a 200 all'ora”, racconta Cipriani.

Non si dovrebbe fare.
“È vero, la mia macchina però può raggiungere i 300… Mi hanno detto che avrebbero dovuto sequestrarmela e sospendere la mia patente, ma mi hanno chiesto almeno di andare più piano”, conclude l'uomo.

E il figlio di Cipriani, Giuseppe, erede dell'impero Cipriani, che pensa del nuovo amore del padre?
“Anche lui è felice. Io devo tutto a mio padre Giuseppe, il fondatore, e a mio figlio, che ha espanso il gruppo in tutto il mondo. Solo a New York abbiamo tremila dipendenti”, dice Cipriani.

“Abbiamo passato anche del tempo insieme in prigione”, fa notare Cipriani. “Cinque ore in una cella di sicurezza con le manette, durante un processo per questioni fiscali, su cui negli Stati Uniti non scherzano. Il procuratore generale si scusò. Mio figlio rispose: almeno ho trascorso un po' di tempo da solo con mio padre, cosa che non era mai successa prima”.

Ricordo di aver visto Giuseppe durante i Mondiali nel ristorante di Doha, mentre stava sfilettando un'orata a un tavolo.
“Per far decollare il ristorante di New York sulla Quinta Strada, abbiamo lavorato insieme sedici ore al giorno per quattro mesi. All'inaugurazione c'erano tutti i miliardari di Manhattan con delle donne bellissime; non sembravano prostitute, anche se forse lo erano; e io non volevo avere quel tipo di clientela. Un giorno è arrivato un truffatore. L'ho seguito per tre chilometri sulla Fifth Avenue dopo il pranzo. Alla fine mi sono voltato e gli ho detto: ‘Sto lavorando sedici ore al giorno da quattro mesi per il mio locale, se ti fai ancora vivo, ti uccido'. Non si è mai più fatto vedere”, rivela Cipriani.

Se dovesse definirlo un uomo di destra e antifascista, Cipriani si riconoscerebbe?
“Sì”, risponde l'uomo. Cipriani afferma che detesta il fascismo soprattutto per la sua stupidità.

Cosa ne pensa di ?
“È brava, sta crescendo e potrebbe diventare una leader importante. Anche perché a sinistra non si vede nulla”, commenta Cipriani.

E che giudizio ha su ?
“Mi piaceva l'ultimo Berlusconi: moderato, europeista; ha lasciato un bel ricordo. Era un difensore della libertà”, afferma Cipriani.

Perché lo definisce un difensore della libertà?
“Perché non ha portato avanti una rivoluzione liberale, ma ha comunque sempre cercato la libertà”, spiega l'uomo.

Il figlio di Cipriani, Giuseppe, ha avuto due figli con Eleonora Gardini ed ha recentemente adottato un bambino uruguaiano di sei anni. Cipriani ha anche otto nipoti, tra cui i figli di Giuseppe, Ignazio e Maggio, che lavorano per l'azienda in tutto il mondo.

Harry era l'americano che prestò i soldi a suo padre per aprire l'Harry's Bar.
“Mio padre era una persona leggera. Agitava il piccolo obelisco di ghiaccio, facendo il barman, con movimenti agili, quasi senza muoversi. Prima di morire, dopo tre mesi di coma, si svegliò e ci vide intorno al suo letto, chiedendo: ‘Siamo tutti morti?'…”.

Cosa pensa dei giovani?
“Sono bravi. Ma non hanno mai letto un libro in vita loro. Sono sempre curvi sul loro telefono”, commenta Cipriani.

Non sembra apprezzare né i social né gli chef stellati.
“I social hanno dato voce agli ignorantoni, diffondendo l'idea che la plebaglia abbia sempre ragione e minacciando così il futuro dell'umanità. Gli chef stellati, invece, si estingueranno da soli come i dinosauri”, sostiene l'uomo.

Perché pensa che succederà?
“Perché producono sapori artificiali che non conosci, non ricordi e a cui non ti affezioni. E poi vogliono farti mangiare solo quello che loro decidono. Prendi il menu degustazione e ti sembra che lo chef ti stia giudicando. Ti senti sotto esame: non sei tu a giudicarlo, è lui che ti giudica”, spiega Cipriani.

La sorella di Cipriani, Carla, soprannominata Tinta, è stata moglie e musa di Tinto Brass.
“Era la persona più portata per la cucina in famiglia. Gestiva l'osteria a Torcello, dove Hemingway scrisse ‘Al di là del fiume e tra gli alberi'. Ma poi l'ha ceduta a suo figlio per seguire suo marito nell'avventura del cinema. Ora l'abbiamo riacquistata”, racconta Cipriani.

E lei, com'è il suo rapporto con Tinto Brass?
“Siamo amici da più di settant'anni. Abbiamo fatto insieme la facoltà di giurisprudenza a Padova e nel 1951 abbiamo sostenuto l'esame di economia . Ma entrambi volevamo fare altro. Tinto, che si chiama in realtà Giovanni, sognavva già di fare cinema. Il suo primo film, ‘Chi lavora è perduto', rimane il migliore”, ricorda Cipriani.

Perché lo ritiene il migliore?
“Tinto è un artista straordinario, il suo maestro è stato Rossellini. ‘La chiave' ricostruisce magnificamente la Venezia del 1940. Ma è un po' ossessionato dal sesso”, ammette Cipriani.

Alla locanda di Torcello, dove Hemingway spesso si recava, veniva anche l'Avvocato Agnelli.
“Ogni volta mi chiedeva: ‘Come sta tua zia Gabriella?'. E io rispondevo: ‘Benissimo, avvocato!'”. Ma come stava zia Gabriella? “Era morta da anni. Ma perché avrei dovuto rattristare Agnelli con una brutta notizia?”, conclude Cipriani.

Cosa pensa di Venezia oggi?
“Non condivido questa paura dell'acqua. Venezia è acqua. Le maree entrano e rifluiscono. Lavano, vivificano. L'Harry's Bar è uno dei punti più bassi della città e il giorno dopo l'alluvione eravamo aperti. Ma il vero segreto di Venezia è un altro”, afferma Cipriani.

Che impressione ha del sindaco Brugnaro?
“È di Mogliano. Conosce poco Venezia, non la capisce, non la sente”, dichiara Cipriani. Quando gli viene chiesto chi potrebbe sostituirlo, suggerisce Marco Balich, un veneziano vero con relazioni internazionali.

E che ne pensa di ?
“Lo trovo populista. Come Giovanni Paolo II, che era sempre in . Il più intelligente era Ratzinger”, afferma Cipriani.

Secondo lei, cosa c'è nell'aldilà?
“Nulla. Non credo in Dio. La morte è come la sedazione prima di una gastroscopia: non ti accorgi di nulla e non esisti più. Ma è proprio questo che rende gli anni a venire ancora più entusiasmanti”, conclude Cipriani.

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