Arriva l'obbligo di astenersi anche solo per “ragioni di convenienza”: la mossa del governo per togliere i processi ai magistrati sgraditi
Punire i magistrati se prendono posizione in pubblico sui temi dell'attualità politica – ad esempio con un intervento a un convegno o un'intervista a un giornale – impedendogli di occuparsi di qualsiasi caso che tocchi anche indirettamente quei temi. È l'obiettivo implicito di una norma che il governo ha intenzione di approvare nel prossimo Consiglio dei ministri, infilandola in un decreto legge organizzativo dedicato (in teoria) alla “destinazione dei giudici di pace onorari” e al “limite della decennalità per i magistrati addetti ai procedimenti in materia di famiglia”. All'articolo 4 della bozza di provvedimento, infatti, compare una modifica importantissima alla legge sugli illeciti disciplinari dei magistrati, la 109 del 2006, che nelle chat delle toghe viene definita…