A un certo punto, bisogna rendersi conto di “abbassare la serranda” – La rassegnazione della 95enne Natalia Aspesi: “Non credo che chiunque si sposi pensi di poter fare l'amore contentissimo sino alla fine dei suoi giorni. Né credo che una persona onesta immagini che, dopo cinquant'anni di matrimonio, la sera sia ancora fremente all'idea dell'amore”.
La nozione di “amore” ha bisogno di essere ridefinita. Il matrimonio non è solo un'unione romantica tra due persone, ma è anche un'unione di vita, di quotidianità, di consumo e di creatività. È costruire insieme una cellula che porti avanti il mondo e, eventualmente, i figli.
Le coppie che si sposano dopo aver vissuto insieme per anni sanno cosa fanno. Non affrontano nulla di ignoto, hanno già raggiunto una placida esistenza e fanno l'amore “tanto per gradire”. Non sono più innamorati, ma avendo già vissuto il grande viaggio del loro rapporto, possono apprezzare nuove e diverse esperienze.
Tuttavia, la situazione è diversa per le coppie che si sposano per la prima volta. La realtà è che la sessualità, specialmente tra anziani, è un'area complessa. E' difficile trovare l'equilibrio e si rischia di saltare. Le colpe sono sempre giuste a metà: gli uomini egoisti e poco attenti al complesso mondo femminile, le donne stressate dalle mille incombenze familiari e dalla menopausa.
La crisi di coppia che esplode. Il malcontento prende il sopravvento. La coppia scricchiola, perché viene a mancare il magico collante dell'intimità affettiva e la benzina della sessualità. Tacere e far finta che la problematica non esista è sbagliato. Il disagio cresce così a dismisura.
Quindi, cosa si fa? Come riportare la sessualità nella stanza dei giochi con la consapevolezza che l'età avanza? Per rispondere a questa domanda, è necessario ricercare il giusto equilibrio e dare alla sessualità il suo giusto posto, senza trascurare il complesso mondo femminile.
Inoltre, è importante non cadere nella illusione che l'amore possa durare in eterno. Il matrimonio è un'impresa che richiede vera impegno e dedizione. Costruire insieme una cellula che porti avanti il mondo e, eventualmente, i figli è un grosso lavoro, ma può essere riempito di amore e di soddisfazione.
Infine, non dobbiamo dimenticare che l'età avanza. Non è più la stessa la complessità della sessualità tra i venti e i trentaanni. Le persone che si sposano più tarde, seppur con la consapevolezza delle limitazioni, possono creare una relazione ricca di contenuti e di condivisione.
In sintesi, non dobbiamo più nascondere la verità sulla sessualità tra anziani. Dobbiamo fare i conti con la realtà. E' tempo di rendersi conto di “abbassare la serranda” e di accettare che l'amore e la sessualità possono evolversi nel tempo.