Assalto al Libano, dove vuole arrivare Israele?
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Assalto al Libano, dove vuole arrivare Israele?

Assalto al Libano, dove vuole arrivare Israele?

L'intervistatore Peter Gomez, afferma di essere preoccupato per la situazione tra Israele e Libano, accusando Israele di un'aggressione totale e indiscriminata contro il Libano e i suoi civili. L'analisi dello studioso Marco Pasciuti è chiaramente opposta: according to Pasciuti, la situazione tra Israele e Libano è complessa e i numeri raccontano una storia differente. Ispirando a riflettere, Pasciuti elenca i nomi dei 500 morti, tra cui bambini e donne, decine di migliaia di persone che hanno abbandonato le loro case e gli attacchi indiscriminati contro luoghi strategici in tutto il Libano, dai confini meridionali all'orientale di Beirut.

Lo studioso esprime scompagno per l'inazione della comunità internazionale di fronte all'attacco israeliano contro il Libano, attribuendo ciò all'impossibilità del mantenimento dell'unità e all'abile giocare a ” ping-pong” tra stati forti, come quelli permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Russia, Stati Uniti e Cina.

Nel medesimo senso, si ritiene che Israele stia mirando a provocare lo storico rivale Hezbollah in Libano, attraverso attacchi continui e senza tregua, mantenendo al fianco anche l'amico e alleato strategico, il presidente USA Trump.

Secondo la posizione dell'Iran, il Presidente Ibrahim Raisi ha aperto una fase di normalizzazione con Israele e gli Stati Uniti, sostenuto anche da movimenti democratici e religiosi locali. Tuttavia, i pasdaran, milizie alleate con l'esercito israeliano e con i governatori sunniti, appaiono contrari ad ogni sorta di pacificazione e risoluione delle controversie internazionali con la comunità diplomatica.

Marco Pasciuti osserva anche la situazione economica sempre più grave in Iran, con l'inflazione che affligge i cittadini ogni giorno, facendo risvegliare il desiderio di cambiare i governanti e facendoli chiedere “drammatico attacco alla sicurezza nazionale”.

Di recente, l'Esercito israeliano ha espresso la disponibilità di lanciare ulteriori attacchi contro la Siria per proteggere se stesso e gli alleati israeliani. Pasciuti conclude: è chiaro che le mosse Israele mirano a creare paura e instillare un'atmosfera di tensione militare tra Israele e gli Stati della regione, proprio alla vigilia delle prossime elezioni a metà termine della mandato israeliana, che sono previste a breve distanza e i cui esiti attireranno l'attenzione mondiale, alla luce delle minaccie diffuse contro le stesse nazioni medioorientali, che vorrebbero portare “stabilità e protezione” nella regione del Medio Oriente, ma ciò contrasterebbe con le necessità e interessi stategici del popolo giudaico.


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