Astana ospita l'ottavo Congresso dei leader religiosi mondiali con appelli alla pace e al dialogo
Astana ha ospitato l'ottavo Congresso dei leader religiosi mondiali, un forum di alto livello in cui i leader delle principali religioni del mondo si sono riuniti per promuovere la pace, il dialogo e la protezione del patrimonio religioso. Il congresso ha visto la partecipazione di 100 delegazioni da 60 paesi e ha avuto come tema centrale la “sinergia per il futuro”, un messaggio considerato vitale in un mondo sempre più turbolento.
Il congresso si è svolto in due location iconiche della capitale kazaka: il Palazzo della Pace e della Riconciliazione, costruito appositamente per questo evento quasi 20 anni fa, e il Palazzo dell'Indipendenza, entrambi simboli di uguaglianza, unità e dialogo costruttivo per l'umanità.
I leader religiosi hanno sottolineato l'importanza di trovare nuove vie e meccanismi per mitigare i problemi del mondo e hanno considerato la diplomazia spirituale come uno strumento efficace per costruire la pace a livello globale. Il 80% della popolazione mondiale si identifica con una religione o un'organizzazione religiosa, e la diplomazia spirituale ha un enorme potenziale.
Tuttavia, il congresso è stato anche caratterizzato da momenti di tensione, in particolare con riferimento alla situazione in Medio Oriente e alla questione di Gaza. Il rabbino capo ashkenazita di Israele, Kalman, ha sollecitato i leader religiosi a chiedere il rilascio degli ostaggi e a condannare la violenza.
Per la prima volta, l'Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite ha tenuto una sessione al congresso sulla protezione dei luoghi di culto. L'alleanza sta mappando i luoghi di culto in tutto il mondo, compresi quelli in zone di conflitto, dove il patrimonio religioso è a rischio.
Il congresso si è concluso con la Dichiarazione di Astana per la pace, che chiama all'interazione tra le religioni e all'azione congiunta contro l'odio e la violenza. Il prossimo congresso si terrà ad Astana nel 2028.
In generale, il congresso ha sottolineato l'importanza del dialogo e della cooperazione tra le religioni per affrontare i problemi globali e promuovere la pace e la comprensione. I leader religiosi hanno riflettuto sull'importanza di trovare nuove vie e meccanismi per mitigare i problemi del mondo e hanno considerato la diplomazia spirituale come uno strumento efficace per costruire la pace a livello globale.
