“Attiviste costrette dalla polizia a stare nude e fare squat”: la denuncia di Grimaldi (Avs) in Aula
“Il problema non è la manifestazione pacifica, ma come sono stati trattati gli attivisti arrestati. Ieri a Brescia, ci sono state manifestazioni pacifiche e sottolineo pacifiche, poiché non ci sono stati danni a persone e a cose. Ci siamo radunati di fronte all'industria bellica Leonardo, una delle più importanti del paese, per denunciare il ruolo di quelle aziende nel meccanismo di riarmo e nella responsabilità nei conflitti in corso.
Ma il problema è che il merito di questa manifestazione conta poco. Conta il fatto che 27 attivisti sono stati fermati, identificati e portati in questura per 7 ore, solo perché hanno esposto un documento. È questo il problema. Il nostro sistema garantista dovrebbe proteggere i diritti dei cittadini, ma sembra che in questo paese vengono trattati come terroristi pacifisti.
Ecco il punto più grave: le attiviste, donne, sono state costrette a spogliarsi, a togliere il giubbotto, la maglia, la maglietta, e persino le mutandine, e a fare squat e piegamenti. Non è successo lo stesso con gli uomini. Questo è un abuso di potere e un oltraggio ai diritti delle donne.
La Questura di Brescia deve rispondere alle accuse di queste ragazze. Non è accettabile che si faccia finta di non capire cosa stiamo parlando. Noi ci battiamo da anni per chiedere i numeri identificativi e per dire che in Italia non deve succedere mai più ciò che è successo a Genova. Invece, qualcuno parla di scudo penale e fa finta di non capire.
Non è tutto lecito. Non è tutto permesso. Chiediamo ai deputati di venire qui in aula e di riferire su cosa sta succedendo. Questo clima di impunità non aiuta nessuno, di sicuro non aiuta la democrazia in Italia.”
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