Atto Dovuto, la protesta di Unarma: “Uccide famiglie e istituzioni”
L’Associazione Sindacale Carabinieri, Unarma, ha organizzato una manifestazione di protesta vicino al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. La manifestazione ha come obiettivo principale la richiesta di una tutela concreta per i carabinieri di fronte all'”atto dovuto”, una procedura legale che spesso si apre contro di loro anche quando hanno agito legittimamente. Secondo i manifestanti, l’atto dovuto “uccide” sia le famiglie dei carabinieri coinvolti che le istituzioni in generale, in quanto si traduce in lunghe indagini, spese legali e periodi di sospensione dal servizio senza stipendio, nonostante i carabinieri siano assolti nel 99% dei casi.
Il segretario generale di Unarma, Antonio Nicolosi, sottolinea che la protesta non è fine a se stessa ma parte di un’azione più ampia per ottenere condizioni di lavoro dignitose, ambienti sicuri e idonei allo svolgimento del servizio, e per il riconoscimento della funzione sindacale come strumento di tutela e dialogo. Nicolosi evidenzia come i carabinieri siano lavoratori in divisa che si sacrificano per la sicurezza dei cittadini ma soffrono per uno stato che non li tutela abbastanza, con stipendi minori rispetto all’Europa e spesso lontani dalle loro famiglie.
La manifestazione si è svolta nel rispetto delle istituzioni e mira a portare all’attenzione dell’opinione pubblica le difficoltà e i sacrifici dei carabinieri, sottolineando che i problemi interni all’Arma e le condizioni lavorative difficili devono essere affrontati e discussi apertamente.
