Auto, Salvini: “Sbornia del green deal e dell'elettrico è un danno industriale e ambientale”
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Auto, Salvini: “Sbornia del green deal e dell'elettrico è un danno industriale e ambientale”

Auto, Salvini: “Sbornia del green deal e dell'elettrico è un danno industriale e ambientale”

Ecco la risposta:

“Auto, Salvini: la ‘sbornia' del Green Deal e dell'elettrico è un danno industriale e ambientale, un presidio fondamentale in continuità e un segnale di speranza. Ringrazio Torino, ringrazio gli organizzatori, ringrazio le istituzioni, i collezionisti, i designer ACI, Asi e tutti i protagonisti che saranno una tre giorni che spero mi vedrà in presenza e non a distanza, odio le presenze a distanza, però, negli uffici di fianco a quello da cui mi collego con voi, ho due o tre riunioni in corso sui temi più diversi, che riguardano l'auto, la riforma della governance delle concessioni autostradali, il rinnovo dei piani economici finanziari A22, i cantieri aperti, il sistema di pedaggio e di riconoscimento delle targhe. Stiamo occupandoci di auto, ovviamente, al Ministero dei Trasporti. Ringrazio Torino, perché ci permetterà di ragionare, di far vedere, il bello d'Italia nel mondo, per quanto siamo riusciti a tenere duro e a tenere il punto, perché prima di intervenire da voi, ieri oggi mi stavo studiando alcuni dati incrociati sul mercato dell'auto italiano ed europeo, e è chiaro che io spero che il Salone delle auto di Torino 25 ci sia ancora nel 26, 27, 28, 29, 30. Quale auto? Ecco la ‘sbornia' del Green Deal, del tutto e solo elettrico, ovviamente, è un danno, è un danno enorme, economico, sociale, industriale, commerciale, culturale, ambientale.

Teniamo presente che i geni che hanno imposto il 2035 come deadline per mettere fuori mercato i motori a combustione interna, quindi passare solo all'elettrico, i dati del 2023, sono di , perché il problema non sono i Dazzi, forse ci arriveranno dagli Stati Uniti o dalla Cina. Il problema è europeo, è tutto esclusivamente europeo e figlio di ignoranza o di malafede, perché nel 2003 l'Unione Europea ha importato 440.000 auto elettriche dalla Cina per oltre 10 miliardi di euro di valore, e noi abbiamo esportato sempre in termini di auto elettriche 11.500 unità. Quindi un continente che masochistic ha inventato il settore dell'auto, al meglio del Brand del design, eh, del passato e del presente, e spero del futuro, si obbliga da qui a 10 anni, e 10 anni passano in un quarto d'ora, a mettere fuori mercato tutto quello su cui ha lavorato per decenni e importa per 10 miliardi ed esporta 11.000 unità. Vi rendete conto della totale assurdità di questo processo? Una dice: “Vabbè, però avremmo migliorato la qualità dell'aria”. No, perché l'anno scorso è stato l'anno record storico mondiale di emissioni di CO2 nell'aria, perché mentre l'Europa, fra 1000 sacrifici, imposizioni, limiti, vincoli e tasse, ha tagliato le emissioni di CO2, la Cina le ha più che raddoppiate rispetto al taglio europeo. Quindi c'è più inquinamento, c'è meno lavoro, c'è meno business, fortuna che c'è il salone dell'auto di Torino, e lo dico da liberale, io ci sono stato l'anno scorso, ci saranno Marchi cinesi, ci saranno Marchi giapponesi, marchi tedeschi, marchi americani e marchi italiani. Per fortuna, però, la riflessione che adesso fortunatamente non è più solo del ministro Salvini, che è un negazionista, e ce l'ha col Green. Noi stiamo sviluppando migliaia di chilometri di ciclovie, per intenderci. Però, occorre buon senso e spero. Io sarò a Varsavia per il consiglio informale a marzo con i colleghi ministri dei Trasporti, che quantomeno si ripensi a questo suicidio annunciato, che i numeri stanno confermando, perché se io impongo al mio mercato di comprare un prodotto che arriva dall'estremo Oriente e che non esporto io, evidentemente non faccio un favore né al salone dell'auto di Torino, né agli operai, né ai tecnici. Comunque, questi sono ragionamenti che ci devono far pensare e far cambiare l'anno scorso, il mercato italiano ha visto un più 10% di ibride e 150.000 ibride, 450.000 benzina e 200.000 diesel, stiamo parlando del 4% del circolante in Italia di elettrico. Quindi evidentemente il consumatore due ragionamenti, se fa in bocca al lupo. La continuità di cui sentivo parlare prima di me è fondamentale, quindi, sapere per gli espositori, per i brand, per i marchi e per i visitatori che il salone auto 25 ci sarà anche in tutti gli anni a seguire, sarà assolutamente fondamentale. Contate sul Ministero dei Trasporti per quello che posso fare. Accompagnarvi le Regioni e con voi l'Italia intera a supporto di ciò che non è nostalgico, ma conte che sia presente e futuro, cioè il settore dell'auto e delle quattro ruote in Italia, per me è fondamentale. Chiudo con una riflessione. Spero a settembre di poter portare in dote a voi dei numeri relativi alla riduzione di incidenti dall'entrata in vigore del nuovo codice della strada, in linea con i primi due mesi che sono stati assolutamente eccellenti. Dal mio punto di vista ricorderete le critiche, ma non ci farei la cenera di Natale di Capodanno, non si può bere e non ci si possono F le canne e amenità varie. Non entro nel merito dello stile di vita di ciascuno, però, i dati di Polizia Stradale, Carabinieri, dei primi due mesi, 14 dicembre, 14 febbraio, ci parlano di 700 incidenti in meno, 750 feriti in meno e 55 morti in meno rispetto all'anno scorso. Quindi penso che siamo sulla strada buona. Grazie anche al buon senso e alla prudenza sia delle due che delle quattro ruote, dico due ruote per non essere solo sul settore auto, stiamo investendo 160 milioni di euro per cambiare i guardrail per aggiungere i Gard Rail fino a terra, salvavita per i motociclisti in caso di caduta. Questo è il mio compito, il mio lavoro. Vi ringrazio e abbraccio uno per uno, sia gli organizzatori che con che sono in sala. In questa bellissima mattinata, ci vediamo a settembre. Grazie.”


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