Autovelox, cosa succede a multe e ricorsi ora che il governo ha sospeso il decreto
“Il ministero di Matteo Salvini ha sospeso il decreto che avrebbe dovuto risolvere la controversia sugli autovelox, lasciando gli automobilisti nel caos. Il decreto, accantonato da agosto 2017, avrebbe dovuto omologare i dispositivi di controllo della velocità installati dalle province, ma l'approvazione è stata accolta sfavorevolmente da alcune associazioni, che la considerano non adeguata. La Cresta, la loro associazione di difesa degli automobilisti si era lamentata che la maggioranza degli autovelox sarebbero stati disattivati dopo la sua applicazione. Adesso, il problema è che gli automobilisti multati in precedenza e il ricorso sono lasciati nel limbo. Inoltre, non è chiaro cosa succederà a coloro che hanno presentato il ricorso, quindi non sappiamo se saranno annullati o non saranno accolti. La confusione è aumentata, e le associazioni chiedono al governo di intervenire per proteggere la sicurezza degli automobilisti.
In passato, la Corte di Cassazione aveva annullato le multe perché i dispositivi di controllo non avevano l'omologazione richiesta dal codice della strada. Dopo una sentenza simile, molti automobilisti hanno presentato ricorso e molti sequestri di autovelox non in regola. Ora, il decreto sospeso avrebbe dovuto stabilire che i dispositivi approvati da agosto 2017 in poi vengono considerati omologati d'ufficio, mentre quelli più datati vanno disattivati. Tuttavia, la decisione non è stata applicata, lasciando gli automobilisti nel caos. Non è chiaro se il decreto verrà modificato, rescritto o accantonato, e che succederà ai ricorsi in corso. Il rischio è che gli automobilisti siano lasciati in uno stato di confusione e incertezza, aumentando il pericolo di incidenti causati dall'alta velocità.”
