Non è facile trovare pornografia più bizzarra e provocatoria di quella realizzata su un autobus. In Giappone, questo genere di filmati è molto popolare e si sperimenta con stile, ambientazione e soggetti. I video più “criminosi” sono quelli che mostrano attori incatenati tra spazi angusti, dove la verosimilità è messa da parte per creare una sensazione di eccitazione.
Secondo Barbara Costa, giornalista e scrittrice, questi filmati sono più “criminosi” degli altri, poiché puntano a far credere che le ragazze protagoniste soffrono di vera violenza e abuso. Tuttavia, in realtà, queste scene sono solo una recita, creata apposta per eccitare i spettatori. Le ragazze non soffrono, ma s'offrono volontariamente, recitando la loro parte.
Il porno bus è un genere di pornografia molto popolare in Giappone, dove le donne non sono solo le protagoniste, ma anche i principali attori. I filmati mostrano donne che “importunano” uomini, cambiando i ruoli della sottomissione e dell'eccitazione. La pornografia è paritaria e non vi è violenza vera, ma solo una recita per eccitare i spettatori.
Inoltre, il porno bus non è solo un genere di pornografia, ma anche un modo per esplorare la cultura giapponese e i suoi codici sessuali. Le nipponiche (e i nipponici) hanno una loro cultura pornografica, diversa da quella occidentale, che non si può comprendere senza immergersi nella loro cultura.
In sintesi, il porno bus è un genere di pornografia bizzarra e provocatoria, creato per eccitare i spettatori e per esplorare la cultura giapponese. Nonostante le differenze con la pornografia occidentale, il porno bus è un fenomeno molto popolare in Giappone e non si può escludere che possa essere anche un genere di pornografia atto a tutti.