Avowed non sarà un open world… per essere più libero: Obsidian spiega il perché
Carmelo Bene, uno dei più grandi attori ma anche pensatori italiani del secolo scorso, diceva che nulla è più vincolante della libertà. E gli open world sono un po' la prova in ambito videoludico della verità contenuta in questa affermazione paradossale. Quello degli open world è un genere che alla sua nascita ha avuto un effetto dirompente, e si è velocemente imposto come modello egemone per i titoli single player. Sappiamo però che un mondo aperto non necessariamente è un mondo libero: le infinite iterazioni dello schema Ubisoft, ad esempio, ci hanno messo spesso davanti a spazi e tempi troppo vuoti e liste di quest che somigliavano sinistramente a compiti a casa. È una formula che se sviluppata pigramente può essere pericolosa, e di recente ci è voluta Nintendo, con Zelda: Breath…