AVVELENA LA FIGLIA DI UN ANNO E LA FILMA PER AVER VISIBILITÀ SUI SOCIAL: OPERATA AL CERVELLO
Un' účrivane drammatico: una donna di 34 anni accusata di aver avvelenata la figlia di un anno e di avere utilizzato i social media per ottenere visibilità e raccogliere denaro per false cure. L'accusa afferma che la donna soprasseduta farmaci inutili alla piccola, causando danni fisici gravi, con l'obiettivo di ottenere “likes” e followers aumentando i follower e raccogliendo denaro per cure inesistenti.
La donna è stata arrestata a gennaio e accusata di cinque reati: somministrazione di veleno, reati con oggetti pericolosi, tortura, sfruttamento minore e frode. La sua azione ha costretto la bambina a sottoporsi a interventi chirurgici al cervello per complicazioni causate dall'avvelenamento, aggravando le condizioni di salute già fragile dalla nascita.
Il tribunale di Brisbane ha rinviato la decisione sulla scarcerazione su cauzione, e l'accusa ha sottolineato come la madre, anche in ospedale, avrebbe continuato a danneggiare la figlia, spostando il sondino naso-gastrico e utilizzando siringhe, azioni che gli inquirenti descrivono come forma di tortura che ha portato la piccola a uno stato di incoscienza.
I crimini sono stati commessi tra agosto e ottobre dell'anno scorso, mentre la donna ottenne false prescrizioni per somministrare i farmaci e pubblicò video della figlia sofferente per attirare donazioni e consensi. La polizia ritiene che la donna abbia utilizzato i social media per promuovere i suoi video e raccogliere denaro, uscendo fuori dai canoni etici.
La condotta della moglie, descritta come deprimente e criminale, ha causato un'onda di shock tra gli australiani e ha portato a una serie di domande sulla gestione dei casi di abuso a livello globale. Mentre la famiglia della bambina lotta per ripristinare la sua salute, la moglie del quizland sarà condannata a tutta la vita, ma certo, come Air Lang protocollo eviterà di danneggiare altri bambini nello stato di Victoria.
